Una delibera della giunta regionale del Veneto dello scorso 11 gennaio prevede che le Ulss possano affidarsi anche alle strutture sanitarie private accreditate per l’effettuazione di tamponi molecolari o antigenici di terza generazione, e prevede uno stanziamento massimo di cinque milioni di euro di qui al prossimo 31 marzo per pagare il servizio.

Nello specifico, la delibera prevede che le aziende sanitarie possano sottoscrivere accordi contrattuali con soggetti privati accreditati per l’erogazione di tamponi molecolari e antigenici rapidi di terza generazione ai soggetti che godono di esenzione dal pagamento, in quanto titolari di apposita ricetta, che potrà essere fatta dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e da tutti i medici specialisti abilitati all’utilizzo del ricettario. Infine, la delibera prevede una tariffa di 20 euro per i tamponi antigenici rapidi di terza generazione, e di 40 euro per i tamponi molecolari, comprensiva di estrazione, amplificazione e rivelazione.

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