Nel 2019, in Veneto sono morti in 25 per overdose e l’Altovicentino non è stata  risparmiata da una escalation che fa registrare vittime come negli anni ’80. Dopo l’appello lanciato dal Prefetto di Venezia Vittorio Zappalordo, che dalle pagine de Il Corriere della Sera, ha descritto uno scenario allarmante con eroina che scorre a fiumi chiedendo tavoli di confronti istituzionali, ad intervenire è l’assessore Elena Donazzan, che non è rimasta indifferente dopo i dati denunciati.

Il Veneto è la regione in cui si registrano i numeri più alti di decessi per droga, ma anche di sequestri, che la dicono tutta su quanta ne circole sulle piazze adibite allo spaccio. Per questo il Prefetto ha chiesto ‘gli Stati generali’, chiamando a raccolta chi ora ha il dovere di porre un freno a quella che ha tutte le caratteristiche dell’emergenza.

I dati impressionanti relativi alle morti per droga nel Veneto nel corso di quest’anno confermano l’adeguatezza della sollecitazione continua da parte mia e della Regione ad affrontare con sempre maggior attenzione e più serrati controlli un fenomeno che purtroppo continua ad espandersi, seminando morte e lutti. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico abbiamo il dovere di mettere in atto tutti gli interventi possibili, in termini di prevenzione e di presidio del territorio per combattere questa piaga”.

Così l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro, Elena Donazzan, fa eco al grido d’allarme lanciato dal prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, a seguito dei 25 casi di morte per overdose nel Veneto nel corso di quest’anno, un dato che pone la nostra regione al primo posto in Italia.

Concordo pienamente con il prefetto Zappalorto – prosegue l’assessore – sulla necessità di convocare gli Stati generali per fronteggiare quella che è evidentemente un’emergenza da tempo, coinvolgendo ogni soggetto interessato. La Regione conferma la piena disponibilità ad adoperarsi affinché cresca la consapevolezza a tutti i livelli della pericolosità dell’uso di qualsiasi sostanza stupefacente: un messaggio che abbiamo il dovere di diffondere in uno degli ambiti purtroppo maggiormente esposti, quello della scuola”.

Già lo scorso anno – conclude Donazzan –, a seguito dei controlli effettuati dalle forze dell’ordine con i cani antidroga, era emerso che sin dalle prime ore del mattino le sostanze killer circolavano in prossimità degli istituti scolastici posti sotto sorveglianza. Venticinque morti sono il drammatico conteggio, forse purtroppo non definitivo, di quest’anno: dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità perché questa lista non si allunghi”.

di redazione AltovicentinOnline

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