“La riapertura dei mercati in molti comuni del Veneto,  ha lasciato a casa i ‘precari’, ovvero i commercianti ambulanti. Alcuni di questi, lavorano da vent’anni, e sono presenti nei mercati col sistema del precariato . La necessità di maggiori spazi per garantire le norme di sicurezza dovute al Covid-19, ha portato ad allargare le superfici dei plateatici ai commercianti con i diritti consolidati, non considerando i ‘precari’ , che ante coronavirus, trovavano comunque dello spazio all’interno dei nostri mercati”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Stefano Valdegamberi (Tzimbar Earde), che aggiunge: “Molti comuni invece di mettere a disposizione nuove aree, hanno pensato di togliere quelle che venivano assegnate ai commercianti ambulanti ‘precari’, escludendoli del tutto dal mercato. Non va dimenticato, che diverse famiglie hanno perso il lavoro dall’ 11 marzo scorso e nemmeno ora con le riaperture possono recuperarlo”.

 

“Invito le amministrazioni comunali ad allargare i perimetri dei mercati delle nostre città  – prosegue il consigliere – per consentire anche a questi ambulanti, considerati di serie b, di avere degli spazi a disposizione per poter esercitare, come hanno sempre fatto per anni, la loro attività. Ricordiamoci che dietro a frettolose scelte amministrative, ci sono i drammi di famiglie lasciate senza lavoro, e imprese destinate a  chiudere per sempre”.

“La questione, può essere risolta con il buon senso. Con un minimo impegno da parte delle amministrazioni comunali, si riesce a salvare questi i commercianti cosiddetti ‘precari’’. Diversamente – conclude Stefano Valdegamberi –  saranno colpite molte famiglie del nostro territorio, già duramente provate dagli effetti del Coronavirus. Non devono essere i più deboli a pagarne sempre le conseguenze”.

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