“Testi insufficienti”. L’autonomia regionale differenziata slitta ancora e non approderà in consiglio dei ministri oggi poiché il Movimento 5 Stelle, come annunciato da tempo, si è messo ancora di traverso.

I tempi si allungano e a pochi giorni dall’entusiasmo scatenato dal messaggio in cui il governatore del Veneto Luca Zaia ed il ministro per le Autonomie Regionali Erika Stefani si dicevano soddisfatti per l’incardinamento dell’autonomia, si torna a sbattere sul muro grillino.

Ma secondo il vice premier leghista Matteo Salvini “I 5 Stelle si nascondono dietro ai burocrati”, è altrettanto chiaro che solo ora, il leader del Carroccio sta spingendo sul tema autonomia.

L’accordo è ancora lontano quindi e prima dell’estate non se ne parlerebbe. Ad indispettire ulteriormente i pentastellati in merito alle richieste di autonomia che sono partite dal nord, sarebbe anche la vittoria di Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali 2026, che avrebbe fatto apparire il ‘Lombardo Veneto’ una potenza economica compatta rispetto al resto del paese.

Sui testi relativi all’autonomia, i 5 Stelle vogliono poter dire la loro, puntualizzando e correggendo alcuni punti per ‘indebolire’ quei punti che sarebbero considerati una “voglia di secessione”.

I nodi principali che restano da sciogliere sono sempre quelli: sanità, infrastrutture, ambiente, scuole e soprattutto trasferimenti fiscali alle Regioni.

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia