“In attesa di una legge regionale che metta finalmente ordine, i progetti di fotovoltaico su suolo agricolo continuano a moltiplicarsi. L’ultimo è quello a Malo, altri nove ettari a ridosso del casello della Pedemontana, ancora terreno attualmente coltivato che viene ‘mangiato’. Siamo d’accordo con le preoccupazioni espresse dalle categorie e rinnoviamo l’invito alla maggioranza a darsi una mossa: porti in aula il Pdl 41, aveva promesso di accelerare i tempi dopo il caso di Loreo e la petizione consegnata a Palazzo Ferro Fini, invece siamo sempre in attesa”. È netto il giudizio di Giacomo Possamai, capogruppo PD in Consiglio regionale, sul progetto che prevede la realizzazione di due impianti fotovoltaici a Malo in un’area tra la Superstrada Pedemontana e la Provinciale 46. “Area definita strategica e di rilevante interesse pubblico per la mobilità regionale, così come definita dal Ptrc. Nove ettari, oltretutto, sono un’enormità: un terzo della quantità di suolo consumabile assegnata da qui al 2050 dalla Regione al Comune di Malo”.

“Noi siamo convinti dell’importanza delle energie rinnovabili, che devono assolutamente essere incentivate. Serve però una regolamentazione per evitare interventi altamente impattanti e speculativi – ribadisce Possamai – Nel Veneto ci sono tantissime aree industriali dismesse ed è lì che si dovrebbe agire in maniera prioritaria per installare i pannelli fotovoltaici, come previsto proprio dal Ptrc. O, ancora, su tetti di edifici, parcheggi o capannoni. Le alternative non mancano, ma senza una legge regionale che faccia definitiva chiarezza sulla materia, casi come quello di Malo sono destinati a ripetersi”. 

Confindustria dice no al campo fotovoltaico a Malo

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