Torna l’estate e il canile di Marano Vicentino si è riempito di ospiti che cercano una famiglia per la vita.

“La gente è fuori di testa”, ha commentato amareggiata Federica De Pretto, presidente Enpa della sezione Thiene Schio.

Tredici cani una settimana fa e continui abbandoni, l’ultimo ieri sera, di un cagnolino di taglia piccola, di quelli che potrebbero essere tranquillamente affidati per il periodo delle vacanze se proprio non lo si vuole portare con sé.

I volontari ce la mettono tutta e in tempo record, nei giorni precedenti, erano riusciti a fare otto adozioni.

I cani piccoli, sia per taglia che per età, sono quelli che ‘vanno via’ prima, ma poi rimangono i grandi e gli adulti, per i quali si fatica a trovare adozioni.

“D’estate tremiamo sempre – ha continuato Federica De Pretto – Ma questa volta la situazione è stata diversa. In soli 2 giorni sono entrati sette cani. Sono addirittura arrivata a pensare che qualcuno li abbia portati da fuori zona, per abbandonarli qui da noi. Il problema più grosso ce l’abbiamo con i cani di taglia grande. Quelli che abbiamo qui sono davvero buoni e docili, per questo invito tutti a venirli a vedere e a non spaventarsi. I cani salvati dai canili sono cani grati per la vita. Garantiscono emozioni e amore senza fine e vederli ricominciare a sorridere (sì, i cani sorridono davvero) è meraviglioso, grandi o piccoli che siano”.

Intanto l’impegno dei volontari continua senza sosta. Non esistono fine settimana, serate, ma soprattutto sborsano un sacco di soldi per salvare gli animali che arrivano feriti, denutriti o malati. E la burocrazia di certo non aiuta.

Ma c’è poi anche il ruolo dei Comuni e dei sindaci, che non sempre affrontano nel modo dovuto le loro responsabilità civili nei confronti degli animali residenti o abbandonati nei loro territori.

Ed è per questo che Federica De Pretto è intenzionata a sensibilizzare i primi cittadini, affinchè dialoghino con la Ulss 7 Pedemontana per effettuare almeno le sterilizzazioni ai gatti abbandonati o lasciati liberi, in modo che non prolifichino come hanno fatto quest’anno. “L’anno scorso è saltato il ciclo delle sterilizzazioni della Ulss – ha spiegato De Pretto – E di conseguenza il numero dei gattini nati da poco è raddoppiato. La gente li abbandona, li butta come immondizia e noi cerchiamo di salvarli. Ci chiamano come se fosse il nostro lavoro e non fosse un servizio che facciamo volontariamente e a spese nostre e una volta addirittura, una ragazza, siccome stavo lavorando e non ho potuto risponderle subito al telefono, mi ha mandato la foto dei gattini morti. Ci sono persone davvero pazze. Che non capiscono le loro responsabilità e non comprendono l’importanza della sterilizzazione. Come se poi abbandonare i cuccioli e lasciarli morire fosse normale. Siamo arrivati al punto – ha concluso – che dobbiamo davvero metterci ad un tavolo con le istituzioni, perché noi stiamo seriamente rischiando di scoppiare e abbiamo voglia di mollare e q quel punto, mi chiedo, che cosa farebbero i sindaci con centinaia di animali randagi e abbandonati nei loro Comuni?”

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia