Andare in montagna adesso se non si è esperti potrebbe essere fatale. Sono molto dure le parole di Tarcisio Bellò, noto alpinista vicentino. Ma sono anche parole di buon senso, dette da uno che sa bene di cosa parla, visto che la montagna l’ha vissuta in ogni stagione, arrivando a scalare gli ottomila.

“La neve di questi giorni è ideale per gli alpinisti esperti, ma potrebbe essere fatale agli escursionisti della domenica”, ha spiegato, cercando di dare il suo personale contributo per evitare tragedie.

“Il vento e il rigelo hanno indurito il manto nevoso, che ora presenta vasti settori con lastre di ghiaccio alternate a tratti meno problematici ma comunque pericolosi in caso di scivolata – ha sottolineato Bellò – Sono da evitare escursioni con catenelle o ramponcini su percorsi con pendenza maggiore di 20 gradi e anche se sentieri o strade con tratti esposti su versanti potenzialmente pericolosi”.

Evitare quindi il Pasubio con la Strada degli Eroi, il vallone di Campobrun, il sentiero 157 per il Boale Fondi e i percorsi alpinistici

impegnativi in salita, che potrebbero risultare fatali in discesa ad escursionisti non esperti.

“Se si dovesse dare un indice di rischio, potrebbe essere 4 su una scala di 5 – ha continuato Bellò – Il che significa mortale al primo errore procedendo senza protezioni”.

Pare non esserci invece il rischio di slavine a lastroni, quantomeno non nelle Piccole Dolomiti.

“Abbiamo osservato alcune pietre di grosse dimensioni scivolare a valle smosse e rese instabili dal vento – ha proseguito l’alpinista – Bisogna fare attenzione anche ai rischi che arrivano dall’alto”.

Condizioni ideali per i vajisti esperti invece, ai quali Bellò consiglia di indossare sempre l’imbrago adeguato e l’attrezzatura necessaria per vivere la montagna in modo responsabile.

di Redazione Altovicentinonline

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