“Non aspettate che la situazione degeneri, denunciate subito, non dobbiamo piangere quando è tardi ma intervenire finchè siamo ancora in tempo”.

E’ l’appello che Mosè Squarzon, sindaco di Monte di Malo, lancia alla sua comunità, ancora scossa dai tragici casi di femminicidio che hanno colpito la provincia di Vicenza in pochissimi giorni.

Secondo il primo cittadino deve cambiare la mentalità delle persone, che a volte sono testimoni ma non denunciano i fatti pur essendone a conoscenza.

Ma devono cambiare anche le regole. Secondo Squarzon infatti, “le stesse forze dell’ordine, una volta messe a conoscenza di fatti o anche semplici sospetti di violenza, devono possedere gli strumenti per andare fino in fondo”.

Il sindaco racconta anche fatti accaduti nel suo Comune, che non hanno però al momento riscontro con una denuncia. Proprio citando episodi di questo tipo sollecita la collaborazione di tutti.

“Spero che le forze dell’ordine possano procedere in ogni caso con denunce quando ci sono testimonianze – ha commentato – Bisogna dare strumenti perché ci sia reale prevenzione. Anche davanti a semplici sospetti bisogna prendere provvedimenti, altrimenti femminicidi e altri fatti di cronaca saranno sempre all’ordine del giorno. Auspico che le autorità, anche quelle del mondo politico, si muovano per fare regole che possano davvero prevenire le tragedie, altrimenti siamo sempre costretti a piangere a rammaricarci quando è troppo tardi. Capita che alcune donne abbiano desistito dal fare denuncia anche dopo aver trovato il coraggio di farlo, perché si sentono abbandonate dalla giustizia. Un sistema che non può più deludere, ma che deve schierarsi al fianco delle donne vittime di violenza”.

A.B.

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