Montecchio P. "Me ne frego del dpcm, taglio l'erba e mi assembro in discarica" - AltoVicentinOnline Montecchio P. "Me ne frego del dpcm, taglio l'erba e mi assembro in discarica"

Se non ci fossero state le foto che ci sono state inviate da un nostro affezionato lettore, qualcuno avrebbe stentato a credere alla scena: auto incolonnate, utenti senza mascherine, cumuli e cumuli di erba tagliata, secco del porta a porta. E ancora: nessuna distanza di sicurezza, uomini e donne accompagnati e che sono rientrati più volte all’ecocentro, gente che si accalcava contra le mani rifiuti in quantità industriale, come se fossero reduci da una normalissima giornata di pulizie di primavera ed incuranti delle misure restrittive imposte dal governo.

E’ cronaca di quanto avvenuto sabato all’ecocentro di Montecchio Precalcino, dove in 4 ore se ne sono viste di tutti i colori, con una coda di decine e decine di auto incolonnate all’entrata e con i volontari della Protezione Civile che hanno dovuto snellire il traffico.

Verso le 11 un assessore del Comune dell’Alto Vicentino ha deciso di fare capolino in quell’area dove si era registrato un vero e proprio assembramento, che ha costretto la pattuglia della Polizia Locale a disporre l’immediata chiusura.

Più gente in giro

La giornata soleggiata di sabato, ma anche quella di ieri, ha portato in strada bambini, runner, nonnine col passeggino e frequentatori delle zone verdi, che pur non assembrandosi, non sono sfuggite all’occhio di chi si è trovato in giro per necessità e motivi di lavoro. Sono decine e decine le segnalazioni che sono arrivate alla nostra redazione, con tanto di foto di maratoneti che, in barba agli inviti a restare a casa da parte di campioni internazionali, sembra che proprio non ce la facciano a rinunciare alla corsetta. Pare che il fenomeno riguardi tutta Italia ed il timore della Protezione Civile, che continua a lanciare appelli, sia quello che con il passare dei giorni e con l’arrivo della sempre più bella stagione, la popolazione non rispetti un decreto che dovrebbe essere stampato in ogni casa perché sia chiaro. Anche il governatore Luca Zaia non si stanca ogni giorno di rivolgere appelli accorati ai veneti, che durante i talk show di prima serata ha sempre elogiato per la civiltà dimostrata finora. Veneti che hanno rispettato, forse più degli altri, quanto richiesto per arginare il contagio del coronavirus, ma che si spera non mollino in questa condotta.