Il Veneto conta circa 500 positivi nelle ultime 48 ore. Ma “al momento non c’è rischio zona gialla”. Lo ha garantito il governatore Luca Zaia, questa mattina in conferenza stampa. Oggi sono 261 i nuovi positivi su 27.465 tamponi, per un’incidenza pari allo 0,95%. Nelle ultime 48 ore sono circa 500 i positivi, a conti fatti. Restano invariati invece i ricoveri: 249, di cui 16 in terapia intensiva. Si conta infine un nuovo decesso, per un totale di 11.624 vittime. “Al momento non c’è rischio di zona gialla, i parametri sono praticamente a zero- afferma Zaia- va incentivata la campagna dei tamponi, ma va anche ritarato il parametro dell’incidenza. Non puoi dire a una persona di correre e poi multarlo per eccesso di velocità. Altrimenti ci mettiamo a riposo e facciamo solo quello che dice la legge: oggi abbiamo fatto 27.000 tamponi, ne dovevamo fare 7.500”. Zaia rilancia dunque il suo appello perchè “a livello nazionale si faccia in modo che il parametro del numero di positivi su 100.000 abitanti a settimana venga depotenziato per il passaggio di fascia. Rischia di essere controproducente- mette in guardia il presidente- non si fanno più tamponi così. Bisogna andare a cercare il dato vero, che è quello dell’ospedalizzazione. Dobbiamo ritarare questa roba”. Secondo Zaia, “dobbiamo essere proporzionali in base allo scenario che abbiamo davanti. Vorremmo evitare di arrivare a chiudere ancora”. Il presidente segnala del resto che “la correlazione tra positivi e ricoveri è di gran lunga inferiore rispetto alle altre ondate. Ed è fondamentale andare avanti coi tamponi: siamo i primi in Italia. Abbiamo voluto mantenere aperti i punti tampone con accesso libero, perchè tutti possano fruirne anche in maniera preventiva per una festa o una cerimonia. E so che i ragazzi hanno colto il mio appello”.

Vaccini: “Entro settembre popolazione vaccinata all’80%. Stop Astra Zeneca e Johnson, over 60 tutti vaccinati”

Entro settembre il Veneto potrebbe superare il tetto dell’80% di popolazione vaccinata. A dirlo è il governatore Luca Zaia, supportato oggi in conferenza stampa dai dati snocciolati dall’ingegnere Paolo Fattori della Regione. Ad oggi, su una popolazione vaccinabile di oltre 4,3 milioni di persone, sono 2,8 milioni i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino anti-covid, cioè il 64,5%. Se a questi si aggiungono i 228.000 veneti prenotati fino all’8 settembre, spiega Fattori, “entro settembre avremo raggiunto il 70%”. In relazione però alle nuove consegne di Pfizer e Moderna previste fino al 14 agosto (si parla di un milione e 42.000 dosi), sono stati aperti altri 276.000 slot. Quindi, afferma il dirigente della Regione, “se la popolazione aderisce alla campagna entro settembre potremo superare l’80%” di cittadini vaccinati. Per questi posti liberi, Zaia si appella in particolare ai più giovani. “A settembre si apriranno le scuole- sottolinea il presidente- i ragazzi sono interessati in maniera importante dalla variante delta e sono coloro che giustamente frequentano i loro coetanei, creando anche assembramenti involontari. Fino all’8 settembre abbiamo anche 276.000 posti liberi, tutte prime dosi: sono a disposizione per tutti i cittadini e di chi vuole mettersi in sicurezza rispetto all’apertura dell’anno scolastico. Facciamo appello, chi vuole prenotarsi lo faccia”. E aggiunge: “Noi in agosto siamo aperti, non siamo chiusi per ferie. A settembre possiamo arrivare all’82% della popolazione veneta coperta col vaccino”.

Per quanto riguarda gli over 60 sono ancora 200mila circa i richiami da fare. “Da qui ai prossimi 15 giorni li faremo – ha assicurato Paolo Fattori, Direttore Struttura di Potenziamento Straordinario Rete Ospedaliera e Grandi Strutture di Cura presso Regione Veneto – Quindi entro luglio la maggioranza della coorte over 60 sarà coperta”. Infine, rispetto alle consegne, finora “Pzifer è sempre stato attendibile- spiega il dirigente della Regione Veneto- a giugno ha recuperato lo scarto che aveva nel secondo trimestre, quindi abbiamo avuto solo -2,59% tra il preventivato e il consegnato. Nel terzo trimestre invece siamo a -17%”, per effetto dei tagli delle forniture a luglio in tutta Italia. Per quanto riguarda Moderna, nel secondo trimestre il calo è stato del 10% mentre “oggi viaggia a -40% perchè nelle previsioni del terzo trimestre doveva fare un significativo aumento, che non si è verificato- spiega Fattori- ma ad agosto aumenterà le consegne”. Azzerate invece le previsioni di consegna di AstraZeneca e J&J, per i quali l’Italia ha interrotto i contratti e perchè in Veneto, “avendo già coperto la popolazione over 60, non sono più di nostro interesse”.

ag. Dire

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