Con i “tagli del 70% ai fondi per la manutenzione stradale nelle Province venete”, la sicurezza dei cittadini viene “sacrificata sull’altare delle grandi opere”. Il consigliere regionale di Europa Verde, Andrea Zanoni rilancia l’allarme uscito dall’assemblea nazionale dei presidenti di Provincia, i tagli alla sicurezza stradale “stanno assumendo proporzioni drammatiche” e in Veneto “la situazione è particolarmente allarmante: tagli di oltre 13,5 milioni di euro per il 2025-2026, riduzioni che colpiscono duramente tutte le province venete”. Zanoni richiama quanto detto dal segretario di di Upi Veneto, Carlo Rapicavoli: “Si tratta di una vera e propria mannaia. Con una perdita di 13 milioni nel 2025 e nel 2026 i lavori non sono oggetto di copertura. Questi tagli mettono a rischio oltre 7.200 chilometri di strade provinciali, con centinaia di ponti e viadotti a rischio manutenzione”. In provincia di Belluno, evidenzia Zanoni, si registra un taglio di 1.144.646 euro, Padova perde 2.471.316, Rovigo 871.695 euro, Treviso 2.269.241, Venezia 2.234.430, Verona 2.255.325 e Vicenza 2.317.967. “Mentre le nostre strade provinciali cadono a pezzi, la destra in Regione e al Governo si comporta come una vera calamità per veneti e italiani. Si spendono milioni di euro per la pista da bob delle Olimpiadi, lievitata a 124 milioni, e circa 14 miliardi per il Ponte sullo Stretto, decine di milioni per il buco finanziario della Superstrada Pedemontana Veneta, più di 30 miliardi per comprare nuove armi, ma si tagliano i fondi essenziali per la sicurezza quotidiana dei cittadini”. Zanoni poi non dimentica “la tragedia del ponte sull’Agno a Valdagno, recentemente crollato, che ha causato la morte di due cittadini innocenti; tragedia che poteva essere evitata con adeguati investimenti nella manutenzione delle infrastrutture”.
Comunicato Stampa
