Inizieranno a giorni i lavori per la realizzazione di quattro nuovi punti di monitoraggio della falda per verificare la qualità dell’acqua, richiesti dalla Provincia di Vicenza alla ditta Servizi srl, attuale gestore della discarica Vianelle di Marano. La discarica, infatti, si trova sopra a una grande falda acquifera che fornisce acqua a circa 800mila abitanti delle province di Vicenza e Padova.

“Un’occasione, per l’amministrazione comunale – attenta fin dall’inizio del suo mandato alla tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente -, per fare un punto sulla qualità dell’acqua del territorio maranese – dichiarano dal Comune -La tutela dell’acqua – risorsa preziosa alla quale è dedicata, a livello globale, la giornata del 22 marzo – è al centro dell’attenzione in seguito alla grave contaminazione da sostanze perfluoro alchiliche (Pfas) nella zona ovest della provincia di Vicenza. Una vicenda di cui il Comune di Marano si è interessato in questi anni, informandosi e organizzando incontri pubblici aperti alla cittadinanza e manifestazioni – ultima “Acque Comuni”, lo scorso settembre – sul tema dei Pfas, delle risorse idriche e della tutela del bene comune acqua.

L’apertura di quattro nuovi punti di monitoraggio della falda segue l’uscita del rapporto con cui Arpav, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, segnalava una concentrazione di Pfas in alcuni pozzi della discarica Vianelle di Marano. La concentrazione di Pfas era di 3.270 ng/lt a marzo 2018, in una prima rilevazione, e 1.879 ng/lt in una seconda, nel luglio 2018 e i Pfas rilevati erano per il 99% Pfba (Perfluoro-n-butanoic acid), mentre la somma di Pfoa e Pfos in questo pozzo si attestava a 8 ng/lt. Visionato il rapporto di Arpav, nel 2018 il Comune ha subito aperto un dialogo con l’Agenzia regionale, l’Ulss, Viacqua spa e con la Provincia, per fare degli approfondimenti e arrivare a definire insieme un quadro complessivo della situazione.

Questo dialogo si è attuato concretamente nella richiesta, da parte della Provincia, a Servizi srl di elaborare uno studio sulla modellazione dell’acquifero, fare una valutazione della congruità della rete di controllo e implementare i monitoraggi sui composti Pfas. Lo studio della ditta ha evidenziato la necessità di “potenziare le azioni di controllo”, con l’obiettivo di raggiungere i più “elevati margini di garanzia idrochimica a salvaguardia della risorsa idrica sotterranea”.
Perciò sono stati progettati quattro nuovi pozzi di monitoraggio della falda, che andranno ad aumentare le conoscenze sulla qualità dell’acqua che si trova sotto la discarica Vianelle. I lavori per la realizzazione dei pozzi inizieranno i primi giorni di aprile e si concluderanno in un mese circa: a maggio saranno quindi disponibili nuovi valori aggiornati.

D’altro canto, Viacqua in questi mesi ha effettuato controlli specifici sui pozzi dell’acquedotto a sud di Marano, che hanno evidenziato la presenza di Pfas, ma ben al di sotto dei limiti minimi stabiliti dalla Regione Veneto (inferiore ai 90 ng/lt per la somma di tutti i Pfas): i valori oscillano tra lo 0 e i 23 ng/lt.
L’acqua dalla quale attinge l’acquedotto del Comune di Marano è sicura, controllata e non presenta problemi dal punto di vista delle concentrazioni di Pfas. “L’acqua che esce dai nostri rubinetti è assolutamente sicura, potabile e comunque costantemente monitorata dall’amministrazione e dagli organi competenti”, sottolinea il sindaco di Marano, Marco Guzzonato.
Inoltre, il Comune ha dato l’incarico di effettuare delle rilevazioni anche sul sito dell’ex-discarica comunale Vegri. In questo caso i risultati non hanno segnalato la presenza di Pfas. “L’obiettivo per la nostra amministrazione è andare verso l’obiettivo ‘Pfas zero’. Per questo continueremo il monitoraggio e la tutela della risorsa idrica, oltre che a informare la cittadinanza su questi temi”, concludono dal Comune.

a cura ufficio stampa Comune Marano Vicentino

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