“Solo attraverso le indagini e i controlli si può realmente affrontare il tema del capolarato e, quindi, difendere lo sviluppo dell’occupazione in un settore, quello dell’agricoltura, che in Veneto vale oltre 3 miliardi di euro. Il protocollo di intesa tra istituzioni siglato due anni fa per contrastare lo sfruttamento lavorativo è una delle tante politiche per il lavoro che la Regione del Veneto ha attivato per combattere la piaga del capolarato”.

Lo dice l’Assessore al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, in merito al tema dello sfruttamento lavorativo nel settore agricolo sul quale in questi giorni sono emersi alcuni nuovi dati.

Va ricordato che, a tal proposito, già nel 2019 la Regione del Veneto ha siglato un protocollo di intesa con Veneto Lavoro, Agenzia nazionale per le politiche del lavoro, Ispettorato interregionale del lavoro, Inps, Inail, sindacati, associazioni datoriali e rappresentanze delle cooperative del mondo agricolo, che impegnava i sottoscrittori a condividere le banche dati e a fare squadra per prevenire e contrastare fenomeni di sfruttamento lavorativo e pratiche illegali nei lavori agricoli.

“La Regione del Veneto –spiega Donazzan – si è sempre resa disponibile, mettendo a disposizione ogni strumento capace di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta, specialmente nel settore agricolo, promuovendo i servizi offerti dai Centri per l’impiego alle aziende del comparto, per facilitare l’inserimento dei lavoratori, promuovere concrete azioni per rafforzare le condizioni di legalità, di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre a favorire efficaci azioni di informazione e tutela dei diritti dei lavoratori”.

“Ricordo” – precisa ancora – “che a luglio si è svolta la prima edizione di IncontraLavoro Settore Vitivinicolo, l’iniziativa di recruiting dei Centri per l’Impiego promossa dalla Regione del Veneto e Veneto Lavoro, con l’obbiettivo di mettere in contatto le imprese venete del settore e i candidati alla ricerca di un lavoro. Un’occasione nata, soprattutto ed in particolar modo, per prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo in agricoltura”.

Nello specifico, nel primo trimestre del 2021, nel settore dell’agricoltura i Centri per l’impiego regionali hanno gestito 170 vacancies per 519 posti di lavoro, abbinando 1.838 lavoratori e gestendo 43 assunzioni. Da gennaio 2021 sono stati assunti oltre 21mila addetti nel comparto dell’agricoltura, con contratti a tempo determinato, indeterminato, di apprendistato e somministrazione. Di questi 8.655 solo nella provincia di Verona, risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione avviata tra l’Ente Bilaterale per l’Agricoltura Veronese con Veneto Lavoro e gli Operatori dei Centri per l’Impiego della Provincia di Verona.

di Redazione AltoVicentinOnline

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