Regione Veneto e sindacati della dirigenza sanitaria hanno trovato un accordo, anzi due. Il primo riguarda un incremento dei fondi della dirigenza sanitaria per un totale di 15 milioni e 416.000 euro, con aumento progressivo fino al 2026, quando andranno a regime. Il secondo disciplina le attività aggiuntive che i medici potranno svolgere  nelle strutture di pronto soccorso alla tariffa oraria di 100 euro. Nello specifico del primo accordo, è stabilito che una quota rilevante delle risorse sarà distribuita attraverso un criterio perequativo determinato sul valore medio pro capite dei fondi. L’ente che beneficerà del maggior incremento in termini assoluti sarà l’Azienda Ospedale Università di Padova, con due milioni e 746.000 euro, seguita dalla Ulss 6 Euganea (2.730.000) e dalla Ulss 2 Marca Trevigiana (2.272.000). La quota perequativa sarà assegnata solo alle aziende che abbiano completato la contrattazione integrativa aziendale, affrontato e definito le materie previste per il confronto e abbiano dato piena attuazione al sistema degli incarichi dirigenziali prima del 30 giugno 2023. I residui dei fondi contrattuali non potranno poi superare l’8%.

Il secondo accordo stabilisce invece che a svolgere su base volontaria attività aggiuntive nei Pronto soccorso possano essere i dirigenti medici già in servizio nei Pronto soccorso o in altre Unità operative affini a medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza. Per individuare i dirigenti medici interessati le stesse aziende sanitarie pubblicheranno apposite manifestazioni di interesse. In caso di esternalizzazione dei servizi di emergenza e urgenza, inoltre gli importi orari non potranno superare i 100 euro. Obiettivo sarà comunque quello di ridurre il ricorso alle esternalizzazioni e di questo le aziende daranno conto in una relazione semestrale.

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