Nefrologia, urologia e otorinolaringoiatria li ha voluti Bassano: bisogna aspettarsi altro? A Santorso verrà tolto altro?

“Chi urla di più ha un ospedale più efficiente? Se è questo il metro con cui la Regione misura la Sanità, sono pronto ad andare a Venezia e ad urlare più forte di tutti”.

Scende in campo a muso duro Valter Orsi, sindaco di Schio, dopo aver letto dai giornali che due esponenti bassanesi della giunta regionale, hanno dichiarato di essere pronti a rivedere le schede ospedaliere che hanno portato all’attuale razionalizzazione dei 2 ospedali spoke della Ulss 7.

Le forti dichiarazioni hanno allarmato il sindaco di Schio che si chiede se ci si debba aspettare una messa in discussione di quanto stabilito dalle schede ospedaliere, che a quanto pare non sono state digerite bene dai bassanesi.

La levata di scudi, che ha portato alla raccolta di circa 7mila firme riguarda soprattutto l’emodinamica, trasferita a Santorso H24 e rimasta a Bassano solo H12.

Il vero problema di questi giorni è la campagna elettorale, che a Bassano ha assunto dei toni incandescenti e che ha portato la politica a ‘giocare’ al ‘chi offre di più’, con Elena Donazzan e Manuela Lanzarin, che per dare forza alla coalizione che stanno spingendo in vista delle amministrative di maggio, hanno alzato il tiro promettendo una sorta di ‘rimpasto’ delle schede ospedaliere. Senza dimenticare, che per loro stesse e per le cariche regionali che ricoprono, Bassano è un bacino di voti non indifferente.

La manovra politica non è sfuggita all’occhio più furbo della conferenza dei sindaci, dove Valter Orsi ha preso in mano le redini della situazione lanciando dei chiari segnali alla Regione affinchè non ci siano equivoci.

“Vorrei capire se è corretto fare campagna elettorale in questa maniera scorretta, se sia serio promettere questo o quel reparto secondo le esigenze politiche e scavalcando le istanze sanitarie di un territorio”.

Se fino ad ora, sul tema Sanità, Valter Orsi si era mantenuto quasi defilato, adesso sembra aver spezzato le fila di una conferenza dei sindaci, che forse non ha ben capito lo spessore politico con cui deve duellare per difendere la propria Sanità, ricordando che se da quella parte ci sono assessori e consiglieri regionali, l’Alto Vicentino sembra non essere tutelato da nessuno.

A.B.

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