L’ipotesi di fusione tra le partecipate dei rifiuti Ava ed Etra mette in agitazioni le Rappresentanze Sindacali Unitarie che, in quello che ritengono essere uno scenario incerto, richiamano l’attenzione sui lavoratori di Alto Vicentino Ambiente e della multiutility che ha sede nel bassanese.

“Nessuno ha pensato a loro”, sottolinea Raniero Germano.

Dopo aver letto la dichiarazione di Andrea Levorato, presidente di Etra, che a luglio dava già per acquisita la fusione e dopo le risposte dei sindaci di Bassano del Grappa e Schio, che hanno preso le distanze e sottolineato come le trattative non siano mai andate in porto, Germano ha messo in chiaro la posizione delle Rsu: “In merito alla fusione sono intervenuti i due presidenti e alcuni sindaci,  ma la situazione appare per nulla chiara e questo sta destando preoccupazione  tra i lavoratori. Come Rsu e Usb di Ava non siamo stati a guardare e nell’ultima delegazione trattante del 1 agosto 2019, prima di entrare nel merito della vertenza aziendale su salti di riposi, straordinari, premio di risultato, abbiamo chiesto alla direzione di Ava chiarimenti in merito a questa situazione emersa via stampa ma mai comunicata ai dipendenti”.

Rsu condanna i vertici di Ava, il cui direttore generale Riccardo Ferasin “invece di rispondere alle domande del tavolo sindacale ha cominciato ad irritarsi e uscire dai gangheri per questa richiesta trincerandosi dietro ad un ‘non era all’ordine del giorno’ e non fornendo nessuna spiegazione che facesse chiarezza sui come stanno le cose. Atteggiamento irrispettoso che dimostra arroganza ma anche debolezza, perché è proprio il Ccnl, articolo 1 comma c, che prevede l’informazione in merito agli assetti societari”.

Il ‘nulla di fatto’ che per ora riguarda la fusione tra Ava ed Etra segue il tentativo di aggregazione tra Ava e Aca (Agno Chiampo Ambiente), anche questo rimasto in stand-by. “Rsu e Usb non sono contro le aggregazioni a priori – sottolinea Raniero Germano – Sappiamo che l’isolamento potrebbe portare a grossi problemi in caso di liberalizzazione degli affidamenti, ma riteniamo doveroso che il servizio di raccolta rifiuti ed il termovalorizzatore restino in mano pubbliche. Non approviamo che si vada ad appalti o cessioni di ramo d’azienda. Le aggregazioni vanno fatte nell’ottica che si tratta di un servizio pubblico per i cittadini e non di un business. Le aggregazioni non devono in nessun modo penalizzare i dipendenti sia in termini di occupazione che di stipendi. I lavoratori devono essere informati preventivamente dei vari approcci e percorsi che portino a mutamenti societari o aggregazioni. Usb e Rsu chiedono chiarezza e non intendono cadere nel gioco della direzione che vuole trasformare tutto in rissa per non discutere, per non rendere spiegazioni ai lavoratori e ai cittadini che in realtà sono i veri proprietari di Ava”.

di Redazione Altovicentinonline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia