Prefetti furiosi, che sono arrivati a dire addirittura che non ci meritiamo la libertà che ci è stata concessa con la zona gialla, i sindaci dell’Anci che non escludono restrizioni e il governatore che si rifiuta di emettere un’ordinanza che possa compromettere le attività economiche.

Si è aperta con la polemica sugli assembramenti la conferenza stampa che si è tenuta a Marghera con Luca Zaia che è stato ‘bombardato’ di segnalazioni, anche spiacevoli, che riguardano l’atteggiamento “individualistico ed egoistico” di chi continua a comportarsi come se il virus non esistesse e arriva a sbeffeggiare persine le forze dell’ordine.

E’ un caso che gli è stato reso noto domenica, quando in una zona del Veneto, un vigile è stato preso in giro da un cittadino intento a bere uno spritz con la mascherina abbassata in mezzo alla strada. L’uomo avrebbe alzato il calice all’altezza del volto del tutore dell’ordine come per fargli capire che stava sorseggiando l’aperitivo e che poteva farlo. In effetti eravamo in zona gialla, e complice il tempo dalle temperature non basse, si è registrato un fuggi fuggi dalle case, dove è chiaro che la gente è stanca di stare rinchiusa. Era pure il primo weekend in cui era consentito oltrepassare i comuni e come l’ha definito l’associazione dei commercianti del Veneto, si è appagata una sorta di astinenza da acquisti.

“C’è tempo fino al prossimo fine settimana per valutare eventuali ordinanze che non saranno drastiche, ma che potranno riguardare delle fasce orarie, come sta facendo il Friuli – ha detto Zaia, che ha esordito dando i numeri dei ricoveri che per fortuna sono in calo – La gente deve capire che il virus è in circolazione, le varianti di cui si parla insistentemente in questi ultimi giorni ci dicono che sono più aggressive dal punto di vista del contagio e potrebbero andare a colpire quei giovani che finora sono stati risparmiati nelle prime due ondate. Come sapete la dottoressa Francesca Russo si sta occupando del monitoraggio nelle scuole, ma monitoreremo anche le zone degli assembramenti degli spritz. Ribadisco che per me i veneti si sono comportati civilmente, rispettando quasi sempre le regole, ma esiste ancora quella fascia che ti dice spavaldamente che se ci sino mille persone ricoverate in ospedale si tratta di una minoranza e che continua a comportarsi fregandosene di prendere il virus. Se queste persone vogliono farsi questo regalo posso anche capirlo, ma non posso tollerare che non si abbia rispetto del rischio altrui una volta che ti becchi il coronavirus”.

Trattative sui vaccini

Lo scoop lo ha fatto lunedì mattina Il Mattino di Padova, con il giornalista Filippo Tosato che ha ‘spoilerato’ due trattative che la nostra regione starebbe tessendo per l’acquisto di vaccini, alla luce dei ritardi dopo la compravendita dell’Unione Europea. “Confermo – ha abbozzato con un sorriso Luca Zaia – Il nostro manager Luciano Flor si sta occupando di questa vicenda, ma non è un mistero che anche in Lombardia ci si sta muovendo in maniera autonoma. E’ chiaro che si tratta di contatti che stanno avvenendo legalmente, perché giuridicamente una regione può acquistare farmaci. Su tratta di vaccini autorizzati che sarebbero subito disponibili. E’ un discorso molto delicato e non c’è volontà di prevaricare il governo centrale, solo delle mosse che la legge consente per porre rimedio ai contagi, che comunque non si sono mai fermati”.

I provvedimenti intrapresi dal governo Conte secondo le fasce di colore in cui sono state suddivise le regioni scadranno il 15 febbraio, quando la nuova squadra romana emetterà il nuovo dpcm, che potrebbe avere la firma di Mario Draghi.

di Redazione Altovicentinonline

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