Nessun reparto verrà chiuso all’ospedale di Santorso e i medici neo laureati sono solo una soluzione tampone”. Questa la promessa di Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità, presente all’ospedale di Santorso questa mattina per l’inaugurazione del nuovo macchinario per la risonanza magnetica.

Un investimento da un milione e 150mila euro per dotare l’ospedale di Santorso della Ulss 7 Pedemontana di un nuovo apparecchio di ultima generazione 1,5 Tesla.

980mila euro il costo e altri 170mile per opere murarie ed installazione ed il macchinario è già operativo.

Oggi l’inaugurazione, con in prima fila anche Franco Balzi, presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto 2.

“La nuova apparecchiatura consentirà un’attività diagnostica più accurata e un miglioramento del comfort e della sicurezza per i pazienti – ha spiegato Ulss 7 – Dal punto di vista tecnologico, la nuova apparecchiatura rappresenta un deciso salto di qualità grazie alla innovativa e sofisticata tecnologia di costruzione e assemblaggio”.

A spiegare i benefici per l’attività ci ha pensato Vincenzo Iurilli, direttore dell’U.O.C di Radiologia dell’Ospedale Alto Vicentino: “Si tratta di un’apparecchiatura di ultima generazione, che consente un importante miglioramento nell’accuratezza diagnostica delle nostre indagini. Vanno sottolineate, tra le tante cose innovative, la straordinaria omogeneità del campo magnetico utilizzato, che consente di ottenere immagini molto più definite e senza artefatti, le caratteristiche delle bobine in dotazione, che migliorano notevolmente la trasmissione dei segnali e delle informazioni che poi vengono elaborate dal software, anch’esso più potente e performante, per la costruzione delle immagini. Altri aspetti importanti sono l’estensione del campo di vista dei nostri esami (fino a 200 cm) e la possibilità di usufruire di un notevole numero e variabilità di sequenze, per lo studio multiparametrico dei diversi distretti anatomici, con la possibilità di una maggior precisione nella definizione delle lesioni o delle disfunzioni nei processi fisiologici del nostro organismo”.

“Anche dal punto di vista della sicurezza e del comfort dei pazienti la nuova apparecchiatura promette alcuni benefici apprezzabili – spiegano dall’azienda sanitaria – Il lettino porta paziente sganciabile permette il tempestivo soccorso del personale sanitario, in caso di sopraggiunto malore, e le più ampie dimensioni del tunnel riducono il disagio legato alla limitazione degli spazi e permettono l’esecuzione dell’esame a pazienti obesi”.

“Con questa nuova importante dotazione si conferma l’attenzione della nostra azienda socio-sanitaria nei confronti dell’ospedale di Santorso e la volontà di investire per garantire i più elevanti standard di qualità dell’assistenza – ha commentato Bortolo Simoni, commissario dell’ULSS 7 Pedemontana”.

Con le sue caratteristiche all’avanguardia, la nuova apparecchiatura consentirà un sensibile miglioramento qualitativo dell’attività nella Radiologia dell’ospedale di Santorso, dove lo scorso anno sono state eseguite 11 mila Risonanze Magnetiche, a cui vanno aggiunte 24 mila TAC, 20 mila Ecografie e 90 mila esami di Radiologia Tradizionale.

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