La situazione più preoccupante è all’Ulss 7. I numeri all’ultimo bando dell’Azienda Zero per la selezione dei medici la dicono tutta sulla drammaticità della situazione e sulla mancanza di medici per i Pronto Soccorso.

All’Ulss 7 Pedemontana, che comprende gli ospedali di Santorso, Bassano e Asiago, si è presentato un medico su tredici richiesti.

Si tratta del concorso indetto il 22 marzo che venerdì ha dato l’esito con la deliberazione di un solo professionista.

90 posti messi a concorso a livello regionale, 45 candidati ammessi, 33 si sono presentati alle prove, ma solo per 8 la graduatoria finale. Medici introvabili insomma e snocciolando innumeri dell’intera Azienda Zero, la situazione peggiore è proprio per la Ulss 7, che aveva chiesto 13 camici bianchi e raccoglie un solo specializzando.

Potrà andare bene al prossimo giro, dopo la promessa di Luca Zaia di aumentare lo stipendio ai medici andando a prendere soldi dal portafoglio di Azienda Zero?

Si spera per il futuro, ma analizzando l’attuale situazione, emerge una Sanità che non ha ossigeno e uno scoramento per quell’appello che il Veneto ha lanciato a gran voce ma che sembra andare a vuoto.

A questo quadro allarmante si collegano le recenti dichiarazioni del commissario Bortolo Simoni che alla luce di questi bandi andati deserti è stato costretto a ricorrere a quelle cooperative che hanno fatto insorgere i sindacati. Cooperative il cui personale sta comunque tamponando l’emergenza che un Pronto Soccorso non si può permettere.

In tutto questo contesto, che fino a qualche anno fa non saremmo riusciti nemmeno a immaginare, ci sono medici e infermieri che sono gli ‘eroi’ di un momento storico che la Sanità non ha mai vissuto, specialmente nell’eccellente Veneto. Camici bianchi che pur di mantenere in vita i reparti, stanno facendo sforzi encomiabili e sostengono turni di lavoro massacranti.

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