Prende il viaoggi,  giovedì 30 settembre la somministrazione della terza dose di vaccino anti covid per gli over 80.

La dose ‘booster’ può essere somministrata dopo almeno 6 mesi dall’ultima dose. Sempre da giovedì si apriranno le prenotazioni anche per gli operatori delle RSA e una prima parte degli altri operatori sanitari

Seguendo le linee guida nazionali e regionali, dopo i pazienti più fragili per patologia e gli ospiti delle case di riposo, si estende anche al resto della popolazione l’offerta della terza dose di vaccinazione anti-Covid, come sempre dando priorità ai soggetti più a rischio.

L’Ulss7 Pedemontana ha aperto infatti già mercoledì pomeriggio le prenotazioni, sempre tramite il portale regionale accessibile direttamente dal sito dell’Azienda socio-sanitaria, per la somministrazione della terza dose per tutti i cittadini a partire dagli 80 anni di età.

Complessivamente sono circa 4.200 i posti già creati in agenda fino al 17 ottobre, distribuiti come sempre nei tre Centri di Vaccinazione di Popolazione di Bassano, Schio e Asiago, con le prime disponibilità già per la giornata di giovedì

Come per gli ospiti delle case di riposo, la terza è da considerarsi una dose ‘booster’, ovvero di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, al fine di mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria, e indipendentemente dal tipo utilizzato per il ciclo primario, sarà utilizzato un vaccino di tipo m-RNA (Pfizer o Moderna).

Da domani pomeriggio, inoltre, sarà attivata la possibilità di prenotare la terza dose anche per gli operatori delle case di riposo e per gli altri operatori sanitari. Per quanto riguarda questi ultimi, in questa primissima fase la terza dose sarà offerta prioritariamente ai lavoratori con oltre 60 anni di età oppure considerati a rischio per patologia, o ancora considerati a rischio di esposizione (gli operatori di Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione e il personale dei reparti Covid, inclusi quelli in Ospedale di Comunità).

Per queste categorie sono già state create le prime disponibilità in agenda: circa 2.000 posti, con le prime sedute già da venerdì 1 ottobre e fino al 17 ottobre, anche in questo caso con la possibilità di attivare ulteriori posti man mano che risulterà opportuno.

Per tutti, la terza dose può essere somministrata dopo almeno 6 mesi dall’ultima dose: per questo motivo, con l’obiettivo di evitare prenotazioni o accessi inutili ai Centri di Vaccinazione, il sistema di prenotazione online è stato aggiornato in modo tale da abilitare gli utenti in base non solo alla loro data di nascita e categoria professionale, ma anche secondo la data di somministrazione dell’ultima dose, con un aggiornamento continuo e automatico.

Sulla base di questo meccanismo, su 25.921 residenti over 80 nel territorio dell’Ulss7 Pedemontana, sono circa 10.000 i cittadini che possono già accedere alla terza dose, essendo trascorsi almeno 6 mesi dalla somministrazione precedente, e ulteriori 5 mila saranno abilitati sul portale nel corso del mese di ottobre.

“Ancora una volta diamo priorità ai grandi anziani che rappresentano una delle categorie più rischio – ha sottolineato il Direttore Generale dell’Ulss7 Pedemontana Carlo Bramezza –Partiamo subito con 4.200 posti, ma siamo già pronti ad aprire ulteriori disponibilità, man mano che le agende saranno saturate: abbiamo disponibilità di vaccino per tutti gli aventi diritto. Il primo ciclo di vaccinazione, che per gli ottantenni è iniziato ancora nel mese di febbraio, si è dimostrato estremamente efficace, consentendoci di ridurre drasticamente i decessi nella popolazione più anziana durante la terza ondata. Ora con questa terza dose garantiremo il mantenimento nel tempo di questo elevato livello di protezione rispetto al virus. Voglio ricordare che nel nostro territorio, nella fascia di età over 80, ha aderito alla campagna di vaccinazione il 99,2% della popolazione: mi auguro dunque che anche per la terza dose ci sia un’adesione totale, considerando sia l’efficacia già dimostrata dal vaccino, sia i risultati positivi riscontrati in quei Paesi, ad esempio Israele, che hanno già iniziato la somministrazione delle terze dosi nei soggetti maggiormente a rischio”.

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