Un bambino su 77, tra i 7 e i 9 anni di età, presenta un disturbo dello spettro autistico; con una prevalenza maggiore nei maschi. Sono numeri importanti che impattano sulla vita di migliaia di famiglie e che coinvolgono il mondo della scuola. Gli interventi che si mettono in campo per la presa in carico di queste persone devono essere quindi integrati, prevedere un impegno anche a sostegno del nucleo familiare, garantire l’inclusione sociale. Ci troviamo di fronte a famiglie spesso smarrite, che necessitano di risposte mirate e puntuali perché intervenire, e farlo con tempi certi, tutela il risultato”.

Così l’assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali della Regione del Veneto introduce i due provvedimenti che su sua proposta sono stati approvati dalla Giunta. Si tratta di interventi di programmazione nell’ambito dell’assistenza e del sostegno alle persone affette da autismo e alle loro famiglie. Il valore complessivo dei progetti è di 6.024.475,56 euro. Saranno impiegati fondi nazionali derivanti da due specifici decreti del Ministero della Salute.

Il nostro obiettivo era quello di fare presto, la programmazione è stata predisposta in tempi rapidissimi per sottoporla all’approvazione del Ministero – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità –. Ha un significato, poi, che la delibera sia stata approvata alla vigilia della XVI Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’Autismo che si celebrerà domenica 2 aprile. Un momento per sensibilizzare la popolazione nei confronti di un fenomeno che forse è ancora poco conosciuto e compreso. I temi dell’inclusione sono da sempre all’attenzione della Regione e questi progetti rientrano nella volontà di disegnare, per le persone con disturbi dello spettro autistico, quelle possibilità che possono aprire, congiuntamente ad altre azioni, un percorso di vita in grado di permettere loro di esprimere le capacità, desideri ed inclinazioni. Il tutto in un’ottica, che è quella che ci guida quando ci troviamo ad affrontare il tema delle disabilità, creando percorsi di inclusione che tengano conto non solo delle esigenze delle persone, ma anche del loro ambito familiare”.

Il gruppo di interventi legato al primo decreto (Min. Salute 24 gennaio 2023) assomma a 2.034.940,80 euro. Con tali risorse saranno finanziare iniziative mirate all’attuazione del Piano-progetto individualizzato attraverso interventi abilitativi – sia sanitari sia socio assistenziali – a supporto degli assistiti e dei caregiver. In particolare andranno a sostenere la presa in carico per la transizione all’età adulta, l’emancipazione dal contesto familiare attraverso progetti di autonomia abitativa, di vita indipendente e inclusione sociale.

I progetti saranno personalizzati – prosegue l’Assessore – e metteranno in campo esperienze di gruppo o, comunque, mirate alla socializzazione. Sono previste, poi, iniziative o percorsi sperimentali per la formazione e l’inclusione lavorativa, anche con inserimento mirato e tirocini specifici, oltre che attività abilitative. Il tutto in un’ottica di miglioramento della qualità della vita. Una presa in cariche che guardi al benessere oltre che all’inclusione. Per questo sono state compresi anche percorsi che prevedono attività sportive, ricreative, culturali e interventi volti alla formazione, il tutto in un’ottica di rete. I soggetti coinvolti nell’attuazione saranno le 9 Aziende ULSS, le 2 Aziende Ospedaliere e gli Enti del Terzo settore. I Dipartimenti di salute mentale svolgeranno un ruolo di consulenza attraverso le Equipe di transizione”.

Il secondo gruppo di interventi, legato ad altro decreto (Min. Salute 6 febbraio 2023) prevede fondi complessivi 3.989.534,76 di euro, così suddivisi: 565.261,33 per progetti di ricerca; 2.014.278,49 per il personale; 604.283,55 per la formazione; 805.711,40 per lo sviluppo dei servizi territoriali.

Il reclutamento e la formazione di personale è fondamentale al fine di dare risposte sempre più efficienti nelle UVMD – dice ancora l’Assessore -. Un passaggio di grande valore per potenziare la presa in carico integrata e il processo di diagnosi, assistenza e monitoraggio e verifica degli esiti personali e clinici oltre che per la formulazione e la messa in pratica dei piani individuali e dei progetti di vita. Per quanto riguarda la formazione è prevista la frequenza d corsi universitari di perfezionamento”.

Come sottolinea l’assessore alla Sanità, è previsto, inoltre, lo sviluppo di una rete di cura territoriale volta al riconoscimento, diagnosi e intervento precoce sui disturbi del neurosviluppo e la realizzazione di progetti di qualità della vita per assicurare percorsi diagnostico-terapeutici, assistenziali ed educativi e la continuità di cura in tutto l’arco della vita. Nell’ottica invece di sviluppo dei servizi territoriali saranno potenziati gli interventi delle equipe dedicate ai disturbi dello spettro autistico presso le 18 UOC Disabilità e Non Autosufficienza di tutte le 9 Ulss venete.

Dei progetti riguardanti il personale saranno protagoniste le 23 Equipe NPI delle 9 Aziende ULSS e delle le 2 Aziende Ospedaliere, i 9 Dipartimenti di Salute Mentale e le 2 Aziende Ospedaliere nell’ambito dei servizi di Salute Mentale Area adulti. Con il reclutamento di Neuropsichiatri, Psichiatri, Psicologi, Infermieri. Per quelli relativi alla formazione saranno coinvolte – per l’attivazione di 4 corsi di perfezionamento per il biennio 2024-2025 (8 corsi), per un totale di 468 operatori – le Università di Padova e Verona, l’Istituto Salesiano di Venezia (aggregato alla facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Vaticana).

Quella che riguarda i disturbi dello spettro autistico è una sfida importante – conclude l’Assessore –. Il nostro obiettivo, anche in questo ambito, rimane la centralità della persona, senza mai dimenticare il contesto che si prende cura di lei e in cui è inserita. Diventa quindi importante coinvolgere in questa presa in carico tutti gli attori che sono portatori di diverse competenze e di esperienze che arricchiscono i percorsi. Riuscire a dare risposte che riescano a soddisfare le singole esigenze è una strada che mai smetteremo di percorrere”.

In tale contesto è da segnalare il prossimo insediamento del “Tavolo tecnico regionale” previsto dal Piano operativo nell’ambito dei Disturbi dello Spettro Autistico, al quale parteciperanno esperti del settore ed i rappresentanti delle associazioni (Autismo Triveneto, ANGSA Veneto, ANFFAS Veneto, Coordinamento Autismo Veneto, FISH Veneto, Gruppo Asperger).

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