Le piogge mettono a rischio gli argini dei corsi d’acqua, ma non c’è più nessun pericolo per la Roggia Azzore di Villaverla, che grazie all’intervento del Consorzio Alta Pianura Veneto è stata messa in sicurezza.

“Essere attenti alle trasformazioni dei corsi d’acqua è fondamentale per intervenire preventivamente e prontamente in caso di urgenze”, ha spiegato Silvio Parise, presidente del Consorzio.La manutenzione dei corsi d’acqua infatti non conosce sosta. Nel Nord Vicentino, recentemente, sono stati conclusi importanti lavori di consolidamento delle sponde. Gli ultimi lavori realizzati in termini di tempo riguardano la Roggia Pozzolo a Costabissara, la Roggia Azzore (Lassore) a Villaverla, il Rio Astichello a Dueville, la Roggia Feriana a Caldogno, la Roggia Bovone a Quinto Vicentino e la Roggia Dindarello a Bolzano Vicentino.

“I lavori eseguiti nell’Alto Vicentino rientrano nell’ambito delle attività che correntemente effettuiamo – ha continuato Silvio Parise – ed in particolare il consolidamento delle sponde è importante allorché si verifichino abbondanti ed improvvise precipitazioni, che possono portare, appunto, alla rottura degli argini”.

Un fenomeno per niente raro ed a cui si aggiunge la presenza di gallerie create dalle nutrie, che rappresentano un pericolo non indifferente ed al quale non è ancora stata data una risposta efficace. “Le nutrie sono un animale molto insidioso per le sponde dei corsi d’acqua e la loro azione subdola e silente rende fragili gli argini, anche se dall’esterno appaiono del tutto regolari, almeno ad un primo controllo a vista. Una situazione, dunque, che rende ancor più complesso il lavoro che il Consorzio deve effettuare nel territorio ed espone cittadini ed imprese ad un rischio importante, spesso imprevedibile”.

Il monitoraggio del territorio assume una rilevanza determinante ed è possibile soprattutto con l’affiancamento al personale del Consorzio, quotidianamente impegnato nei 98 Comuni di competenza tra le province di Padova, Verona e Vicenza, delle amministrazioni comunali, che possono contribuire efficacemente in termini di segnalazione di situazioni ritenute a rischio. “L’apporto dei Comuni è fondamentale – conclude Pier Davide De Marchi, componente del CdA del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta – ed auspichiamo che le amministrazioni comunali siano sempre più collaborative, perché ciò significa rendere gli interventi più mirati ed efficaci, evitare che gli operatori del Consorzio intervengano senza considerare altre priorità e, soprattutto, raggiungere l’obiettivo della messa in sicurezza con precisione e rapidità”.

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