Per evitare che la questione dell’autonomia del Veneto rimanga al palo, come si prospetta ormai già da 2 anni, il governatore del Veneto Luca Zaia si è rivolto al capo dello Stato Sergio Mattarella. E proprio dal presidente della repubblica pare sia arrivato il tanto atteso ‘ok’ per un incontro.

A 2 anni dal referendum in cui la maggior parte dei veneti ha votato ‘sì’ alla richiesta di autonomia su ventitré materie e dopo il periodo di lungo silenzio perdurato anche durante il governo a guida Lega, Zaia aveva puntato i pugni dichiarando più volte di temere che la questione dell’autonomia fosse ad una situazione di stallo e che il suo cavallo di battaglia rischiasse di diventare un ‘cadavere eccellente’.

Per questo nei giorni scorsi, attraverso le pagine del Corriere della Sera, il governatore veneto aveva lanciato un appello a Mattarella dicendo: “Faccio appello al presidente della Repubblica, perché dall’alto della sua esperienza, nel rispetto dei suoi poteri e delle sue prerogative, faccia sentire la sua voce perché la strada che porta all’autonomia venga sgomberata dagli ostacoli che ancora rimangono”.

A spingere Zaia ad una richiesta di ‘aiuto’, oltre alle imminenti elezioni regionali, anche il fatto che il governo giallorosso, guidato da Pd e 5 Stelle, abbia creato un nuovo scenario per l’autonomia, con una ‘legge quadro’ voluta da Boccia ed una linea uniforme per tutte le Regioni.

Mattarella stesso avrebbe ribadito che la questione dell’autonomia non sia più rinviabile e pare si sia detto disponibile ad incontrare Zaia, che dal canto suo ha dichiarato di vedere “truppe cammellate pronte ad entrare in azione per bloccare tutto”.

A.B.

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