Se non gli è andata bene con Salvini e la Lega al governo, figuriamoci che tipo di autonomia possono aspettarsi Luca Zaia ed il Veneto con una eventuale alleanza tra Movimento 5 Stelle e Pd.

“Se devo pensare all’agenda giallo-rossa rabbrividisco. Sono 15 mesi che aspettiamo l’autonomia. Se non siamo riusciti a ottenerla con la Lega al governo figuriamoci con il Pd. Il governo Renzi impugnò addirittura il referendum che portò a votare per il sì 2,328 milioni di veneti”.

E’ la dichiarazione che il governatore del Veneto ha rilasciato a Rosalba Carbutti, giornalista di Quotidiano.net, alla quale ha anche aggiunto il timore di vedere azzerati anche flat tax e decreti anti immigrazione. Secondo Zaia, il matrimonio tra Pd e pentastellati cancellerebbe tutto.

“Sbarcherà ogni nave”, ha commentato il governatore parlando di migranti e prevedendo liti anche all’interno di una eventuale compagine tra Dem e ‘grillini’.

Addio a tutto quello che4 sarebbe caro ai veneti insomma, con i fari puntati soprattutto contro i 5 Stelle, che Zaia definisce “ossessionati dai ricchi, da chi produce”.

Sarà proprio il ceto produttivo, secondo il governatore del veneto, a vedere ‘sorci verdi’ nel caso il governo venisse affidato ad una coalizione così evidentemente di sinistra, che identifica gli italiani felici di questa eventuale coalizione come coloro che piuttosto di imitare chi sta meglio ed è più bravo vanno e gli creano danni per abbassarlo al loro livello.

La colpa della caduta del governo, secondo Zaia, non è da imputare a Matteo Salvini, che il governatore ancora considera il leader del suo partito, ma ai continui ‘no’ dei pentastellati.

“Premetto solo che non “Non firmeremo accordi al ribasso e non accetteremo supinamente questo inciucio che ci farà male – ha concluso Zaia – Non staremo zitti, i giallo-rossi avranno un nido di vespe addosso che non li lascerà in pace”.

A.B.

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