Il sondaggio di oggi del Sole 24Ore non lascia dubbi e inorgoglisce chi vanta di essere a capo di una regione virtuosa, che rappresenta un autentico modello da imitare nel resto d’Italia. E’ senza dubbio il presidente di Regione che sa esprimere più fiducia per quel senso pratico, ma soprattutto per la moderazione che non è sempre in casa  Lega. Lo ha dimostrato quando ha difeso gli sportivi  stranieri finiti nel mirino dei razzisti dei social, che lui ha avuto il coraggio di ammonire. Luca zaia lo ha dimostrato quando in occasione del tanto discusso Congresso di Verona, ha definito veri malati gli omofobi. Dichiarazioni che hanno fatto il giro d’Italia e che hanno suscitato l’apprezzamento anche di chi al governo siede all’opposizione.

Zaia è ancora il presidente della Regione più amata d’Italia, ma quanto gli costeranno i tempi lunghi di un’autonomia che aveva definito di facile conquista  dopo il plebiscito di 2 milioni e 328mila veneti che sono andati a votare, dando fiducia all’invito a recarsi all’urna, che lui stesso aveva lanciato?  I veneti quanto sono disposti ad aspettare ancora?

Con Matteo Salvini che prende tempo e lui che incalza, dichiarando che il governo cadrà se non verrà mantenuto quanto stabilito dal contratto, in cui l’autonomia sarebbe un punto fermo, chi vincerà?

Il Sole 24Ore lo premia, lui divide il successo con la squadra

“Rispetto i sondaggisti, che fanno un lavoro difficile, ma un sondaggio resta un sondaggio, e un amministratore perderebbe la propulsione di governo se badasse solo a quelli. Se mi fossi preoccupato dei sondaggi certe scelte non le avrei mai fatte. Il riconoscimento che arriva oggi è alla squadra, Giunta, Consiglio, tecnici regionali. Immagino che il gradimento della gente derivi da questo, dalla percezione del lavoro di noi tutti per loro e i loro problemi. Possiamo dire che, in Veneto, il contratto sociale prende corpo”.

E’ stato questo il commento di Zaia al sondaggio, pubblicato oggi dal Sole 24 Ore, che lo indica come il Governatore più amato dagli italiani.

“Lo dico sempre – prosegue il Presidente – che da soli magari si va più forte, ma in squadra si fa più strada, quindi grazie a tutti i componenti di questa squadra, e ai cittadini che hanno capito come ci muoviamo ed esprimono in questo modo il loro apprezzamento. A volte bisogna saper rischiare e buttare il cuore oltre l’ostacolo, perché la gente vuole che gli amministratori che ha eletto facciano le cose che dicono, magari anche incappando in qualche errore, perché nessuno è perfetto”.

“Il favore degli elettori fa piacere – aggiunge il Governatore – ma deve prima di tutto essere lo stimolo a fare di più, a lavorare pancia a terra. Abbiamo in corso la madre di tutte le battaglie, che è l’autonomia – prosegue – sulla quale i veneti si sono espressi compatti e con una straordinaria trasversalità rispetto ai partiti, da popolo maturo, condividendo una sfida che io ho proposto: quella di essere tutti per l’autonomia della nostra regione, aldilà degli schieramenti politici”.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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