‘E’ vergognoso il taglio dei vaccini, è vergognoso quello che sta accadendo, ci hanno letteralmente azzoppati’. E’ su tutte le furie il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, dove a causa del taglio dei vaccini Pfizer, sono a rischio anche i richiami del farmaco anti covid.

Si tratta di tagli che in Veneto, come in Lombardia ed Emilia Romagna, significheranno 25mila dosi in meno.

La Pfizer ha ridotto, complessivamente, di circa 165 mila dosi il nuovo invio di vaccini – secondo quanto riporta la nota del Commissario Straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri in cui si ribadisce che la decisione di è stata “unilaterale” e che ha “unilateralmente redistribuito le dosi da consegnare ai 293 punti di somministrazione sul territorio italiano. Di conseguenza, e in modo del tutto arbitrario”, a fronte
delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi”.

Non ci sta il ‘doge’, che durante la conferenza stampa di oggi ha detto: ‘Se viene messa in discussione anche una sola dose , rischiamo di non poter garantire i richiami. E’ impensabile che alcune regioni debbano sospendere le campagne vaccinali’.

Il ruolo dei medici di base nei vaccini

Sulla base di uno specifico accordo che verrà definito nei particolari e stipulato nei prossimi giorni, i Medici di Medicina Generale entreranno in maniera organica nella “squadra” della sanità veneta per l’erogazione del vaccino anti-covid.

E’ questo il positivo esito di un incontro tra l’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, e le organizzazioni sindacali di questa categoria professionale fondamentale per la realizzazione della medicina del territorio.

“Da parte loro – riferisce la Lanzarin – ho trovato grande disponibilità a far parte di questa grande operazione di salute pubblica. Saranno un aiuto prezioso per raggiungere l’obbiettivo comune, che è quello di vaccinare quante più persone possibile nel minor tempo possibile”.

“Tutti sanno – ha aggiunto l’Assessore – del momento di difficoltà determinato dalla marcia indietro della Pfizer sulle tempistica delle forniture ma, se come tutti speriamo, l’Ema darà il via libera al vaccino Astrazeneca entro fine mese, potremo dare una forte accelerazione alle vaccinazioni e, a quel punto, l’apporto dei Medici di Medicina Generale sarà insostituibile, anche per il rapporto umano e la conoscenza diretta dei loro assistiti”.

“In questa fase stiamo procedendo all’erogazione delle seconde dosi – fa presente – poi toccherà agli ultraottantenni attraverso punti erogazione individuati dalle singole Ulss o a domicilio per i più fragili, quindi, con Astrazeneca in campo, sarà la volta delle coorti dal 1942 in avanti e il numero delle vaccinazioni quotidiane salirà vertiginosamente. Per questo i nostri Mmg saranno insostituibili, vera e propria linfa vitale, per centrare l’ambizioso obbiettivo di finire la campagna vaccinale entro l’estate”.

“Nell’Accordo che stiamo stendendo, e che stipuleremo al più presto – conclude la Lanzarin – sarà prevista anche una parte economica, sulla falsariga di quella per l’erogazione del vaccino antiinfluenzale”.

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