“Che non si dica che mettiamo a repentaglio la vita dei lavoratori per il dio denaro”. Luca Zaia, governatore del Veneto, ci tiene a ribadire il concetto che da due mesi di emergenza coronavirus rimane il suo punto fermo: “Il valore salute viene prima di tutto”.

Lo ha dichiarato per l’ennesima volta lunedì 20 aprile durante il consueto punto stampa che si è tenuto nella sala della Protezione Civile di Marghera.

Zaia ha esordito specificando che se il governo centrale deciderà per la riapertura si riaprirà e che la Regione Veneto non ha alcun potere di farlo autonomamente. Poi ha espresso il proprio parere personale dichiarando che non servirebbe a nulla rimandare, perché comunque la fase di convivenza con il virus si dovrà prima o poi affrontare e posticipare l’apertura delle fabbriche significherebbe rinviare un qualcosa che comunque è inevitabile.

“Dobbiamo comunque convivere con questo virus , che è in circolazione – ha proseguito Zaia – Qualcosa che è ancora nell’aria, che non è ancora andato via e che rappresenta una minaccia di morte che è ancora dietro l’angolo. Che non mi si metta in bocca l’uscita di scena del coronavirus, perché ho semplicemente detto che esiste ancora e che ritornerà puntuale in autunno, con l’abbassamento delle temperature. Lo ha detto l’Oms e noi però adesso siamo più preparati”.

Ritornando sul punto della riapertura delle fabbriche Zaia ha concluso: “Non abbiamo imprenditori che vogliono mettere a repentaglio la svita dei lavoratori”.

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