“Chiuso il Consiglio andate in Procura e abbiate le palle di farmi una denuncia”. Cosi’ il presidente della Regione Veneto Luca Zaia chiude la sua relazione alla commissione Sanita’ del Consiglio regionale, intervenendo oggi in apertura dei lavori, con l’intenzione di lasciare poi spazio ai tecnici per fare, come chiesto dalle opposizioni, chiarezza su quanto avvenuto durante la seconda ondata in Veneto. La relazione di Zaia, in realta’, parte da ben prima della seconda ondata, ovvero dall’inizio della pandemia, “quando il 3 febbraio 2020 ho proposto l’isolamento fiduciario dei bambini che tornavano dalla Cina e mi sono preso del razzista”, e poi quando il 21 febbraio alle 16 di pomeriggio la Regione e’ stata avvisata dell’arrivo del virus a Vo’Euganeo, ed e’ stata avviata la task force. Nel lungo intervento, Zaia sottolinea che “la spesa sanitaria per il Covid ha raggiunto ormai i 700 milioni”, e che “i dipendenti assunti per il Covid sono 5.068”, pari al 10% del totale dei dipendenti attivi. Dopodiche’ il presidente apre alle opposizioni sconfessando in qualche modo la scelta votata dalla maggioranza di limitare gli interventi a otto minuti. “Duri quel che duri (la seduta di commissione, ndr), e’ anche giusto che abbiate il tempo di parlare nei tempi previsti dal Consiglio”, afferma Zaia. “Non siamo perfetti, non vengo qui ne’ a giustificarmi ne’ a farmi processare, ma a dire come stanno le cose. Noi ci mettiamo la faccia e non solo quella parte del corpo, prendiamo decisioni che sono sancite dalla legge, perche’ la mia parola d’ordine e’ legalita’, ma scegliamo cosa fare e non e’ facile”. Pertanto, “ascoltate i tecnici, veniamo qui con il cuore in mano, non siate prevenuti”.

Ed ecco il guanto di sfita: “Se sarete cosi’ convinti, dopo questo Consiglio regionale, che ci sia qualcosa di illegale, gestito in maniera maldestra, che preveda responsabilita’ da parte mia o di qualche tecnico, andate in Procura. Cosi’ almeno avremo chiarezza”, conclude Zaia, avvertendo: “Abbiamo avuto piu’ decessi tra gli anziani a dicembre, con i tamponi, le mascherine e i protocolli di cura, che a marzo 2020 quando non avevamo nulla… Alcuni processi sono inspiegabili e non accetto in nessun modo che si accostino i decessi ad una nostra incuria. Ho gia’ denunciato chi lo ha fatto e lo portero’ fino all’ultimo grado di giudizio”.

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