Spero che al prossimo Consiglio dei ministri ci sia un provvedimento per questa congiuntura astrale negativa, i due cigni neri il covid e la guerra che pesano sui bilanci delle famiglie, non dimentichiamo che il 10% dei veneti e cittadini italiani vivono alle soglie della povertà. Quindi servono interventi urgenti per le bollette e assistiamo timidamente ad accesso agli ammortizzatori sociali e disoccupazione”. A dirlo il presidente del Veneto, Luca Zaia a margine dell’inaugurazione del nuovo complesso universitario di Vicenza. Ma della congiuntura economica che rende ansioso Zaia, si è parlato anche nel pomeriggio all’incontro “Tendenze, transizioni, attrattività. Quale progetto per lo sviluppo del Nordest?”, promosso dalle Cisl del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, e che ha fatto dialogare tra loro, a Pordenone, il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra e i governatori Massimiliano Fedriga e Luca Zaia.

“Per il rilancio del Nordest – ha detto il governatore Zaia –  bisogna chiedere al Governo che metta presto mano a un provvedimento che vada a calmierare quello che la guerra e il Covid ci hanno lasciato in eredità. Dall’altro lato diventare territorio di riferimento: non siamo più la periferia dell’impero, abbiamo oggi un Governo che condivide la nostra visione, e penso che su infrastrutture, ambiente, sociale, sanità e molto altro ancora abbiamo molto da dire, visto che a dispetto di quanto qualcuno sostiene non è vero che siamo territori che hanno avuto più di altri”.

“Nei decenni scorsi – ha spiegato in apertura dei lavori, il segretario generale della Cisl Veneto, Gianfranco Refosco – il Nordest ha trainato la crescita economica del Paese. Ora, in un momento di profonda metamorfosi del sistema economico, sociale e lavorativo, c’è il rischio di una crisi di vocazione per i territori del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. È perciò il momento di mettere in campo una visione strategica condivisa, che vada oltre i confini amministrativi e realizzi progetti comuni. Per il lavoro, per i giovani, per il rafforzamento della coesione sociale”.

La fiducia nel futuro di Salvini

“La situazione economica è molto complicata, con il covid, la guerra e una inflazione che non si vedeva e che incide sul carrello della spesa. Abbiamo un governo scelto dagli italiani, ma la fiducia non è illimitata. Ci sono state delle fibrillazioni ma l’idea di Paese è chiara: riforma, giustizia, pensioni”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, durante la registrazione di Porta a Porta, che ha poi aggiunto: “A differenza del governo con M5s, che fu una scommessa, qui c’è un governo scelto dagli italiani che hanno dato un mandato preciso. Non e’ una fiducia illimitata ma c’è un programma comune e un’idea di Paese ben chiara». Intanto a margine di un convegno il governatore del Veneto Luca Zaia riporta all’attenzione del neo governo il tema dell’autonomia. “Le forze politiche che governano il Paese da qualche giorno, Lega, FdI e FI, hanno tutte sostenuto con convinzione il referendum, quindi per un fatto di coerenza l’autonomia in Veneto dovrà vedere la luce con questo governo. La dovrà vedere in fretta, visto e considerato che per cinque anni abbiamo lavorato e ci siamo confrontati con cinque governi diversi”. Poi conclude, “Ma se non passasse l’autonomia con questo governo, il centrodestra non avrebbe più alibi e avrebbe difficoltà a presentarsi nei nostri territori perché i cittadini non capirebbero”.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia