Vita a stretto contatto con la natura, con le sue regole e i suoi tempi. Come quella dei pastori che, ai nostri tempi moderni, portano avanti un mestiere antico e le sue tradizioni. Tutto questo verrà narrato da Gigi Abriani giovedì 11 maggio 2023 alle 20.30 nella Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di Piovene Rocchette. Durante la serata, a ingresso libero, l’autore e fotografo Gigi Abriani presenetrà i libri fotografici ‘Vita Ramenga’ e ‘I custodi delle Terre alte’.

In ‘Vita Ramenga’ Gigi Abriani racconta, e documenta coi suoi scatti fotografici, la storia di Giambattista Pernechele, detto Tita, giovane pastore di Lusiana .Il volume del fotografo Abriani nasce dall’idea di seguire un pastore errante durante l’arco di un anno documentando il suo vivere quotidiano e accompagnandolo negli spostamenti: dalla risalita del fiume Astico alla salita verso l’Altopiano, da Gallio alle terre alte, il rientro a Asiago e poi la discesa attraverso le colline pedemontane e infine la Riviera del Brenta.

‘I custodi delle Terre Alte’  è una testimonianza dell’autore ad uno stile di vita ancora radicato ai nostri tempi ma poco conosciuto: “Durante l’esperienza del libro ‘Vita ramenga’, mi sono reso conto che un importante spaccato di vita rischiava di andare perso. I pastori non protagonisti del primo libro mi parlavano raccontando aneddoti, fatti e ricordi di un mondo vicino a noi che poteva scomparire, tagliando i ponti con le nostre radici. In questo nuovo libro, totalmente inedito sia nei testi che nelle foto ci sono storie di vita, attuali e passate, dettagli di mestieri e professioni nascosti ai più: fare un bastone e piegarlo con il fuoco, ricavare una campana per le pecore tutta fatta a mano, il diario di una pastora, Rosa, che ci porta dentro il tempo. Ritratti e paesaggi, dettagli e pensieri. Ma soprattutto tanti perché di una vita controcorrente. Quasi 2 anni di documentazione nel vicentino, bellunese e trentino, 240 pagine di esperienza e cuore. Consigliato a tutti, a chi vuole capire e conoscere un sistema di vita, a chi ama le proprie radici, soprattutto alle scuole, ai ragazzi, agli adolescenti che rischiano di vivere una realtà virtuale”.

di Redazione AltovicentinOnline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia