Una kermesse che è diventata di livello nazionale, che si è evoluta nella qualità delle proposte e che è tanto piaciuta a chi non si è fatto scoraggiare dal tempo avverso. Una manifestazione curata nei dettagli, che non ha voluto trascurare nulla preoccupandosi anche dei grandi temi come quello della disabilità. Ora si pensa alla prossima edizione.

Domenica scorsa, si è conclusa a Santorso la nona edizione del Festival Alto Vicentino, rassegna cinematografica dedicata al cortometraggio che offre ai visitatori produzioni di origine internazionale.

Il Festival Alto Vicentino e l’omonima associazione quest’anno hanno rinnovato l’ampia offerta di cortometraggi al pubblico ormai affezionato, aggiungendo al ricco programma un numero maggiore di ospiti internazionali ed opere uniche nel loro genere.

Grande attenzione quest’anno anche al tema della disabilità, con una serata appositamente dedicata in cui il pubblico ha potuto fruire in anteprima del teaser de “I passi di Piter”, lungometraggio realizzato dal regista Giuliano Cremasco ispiratosi alla storia vera dello scledense Stefano “Piter” Pieropan, affetto da SLA.

“A nome dell’Associazione, di cui sono presidente e portavoce, è un enorme piacere constatare che il cinema da ogni parte del mondo è stato in grado ancora una volta di catturare l’interesse e soprattutto appassionare un così grande numero di persone –  ha  dichiarato il presidente dell’associazione Festival Alto Vicentino Manuel Uberti, – Nonostante all’inizio le condizioni climatiche non fossero propriamente favorevoli, le nostre serate sono state comunque un successo, sia all’aperto che nei locali interni di Villa Rossi. Mi reputo estremamente soddisfatto e contento di come si sia svolto il Festival quest’anno e spero, assieme ai volontari, di riuscire a replicare la qualità e la varietà della kermesse orsiana ormai consolidata e apprezzata.”

Il Festival quest’anno ha interessato i giorni a partire da martedì 16 giugno fino a domenica 21. Il tema è stato diverso ad ogni serata, suscitando l’interesse di un pubblico più ampio.

Martedì 16 giugno il programma si è rivolto ai più giovani. Alle 18 la rassegna ha visto la presenza dei ragazzi delle scuole elementari dell’istituto comprensivo G.B Cipani di Santorso, che hanno decretato “Emmeline” di Daniela Pasquini corto vincitore del premio “Piccoli Giurati”. A seguire è stata la volta degli studenti delle scuole medie di Santorso, che hanno invece proposto dei cortometraggi di loro produzione per la mini-rassegna “A corto di…”. Queste iniziative si sono dimostrate un mezzo efficace per coinvolgere i più piccoli nel mondo cinematografico; un’esperienza che ha riscosso tra gli stessi un incredibile successo.

Mercoledì 17 giugno il protagonista della serata è stato il regista finlandese Joonas Makkonen che ha presentato la prima proiezione nazionale del suo film “Bunny the Killer Thing”. La serata, su prenotazione e a posti limitati, ha registrato il tutto esaurito oltre a generare un notevole grado di coinvolgimento tra i presenti.

Giovedì 18 giugno ha visto l’apertura del parco, opportunamente allestito e decorato con tappeto e drappi rossi oltre ad essere illuminato da fari e lampade ricavate da cassette VHS. La serata, introdotta da un aperitivo musicale a cura di Intercity Vicenza, è stata dedicata al cinema vicentino. Si è infatti assistito alla proiezione del teaser di “In viaggio – i passi di Piter” con la presenza del regista Giuliano Cremasco e di Stefano “Piter” Pieropan, cui la storia è ispirata. Contestualmente sono stati inaugurati i cinque punti di proiezione, che hanno trasmesso per tutta la serata i corti selezionati tra quelli giunti da tutto il mondo per quest’edizione del Festival.

Venerdì 19 giugno sono stati proiettati i Migliori Corti di quest’edizione, giunti tra i finalisti a contendersi il premio finale. Nonostante il tempo incerto, la serata ha visto un’abbondante affluenza di appassionati. Il programma ha visto inoltre la proiezione del cortometraggio “The fine artists” alla presenza del regista Joonas Makkonen e la seconda proiezione, a grande richiesta, di “Bunny the Killer Thing”, che ha nuovamente attirato un pubblico numeroso ed entusiasta.

Sabato 20 giugno è stato dedicato ai corti vincitori della IX Edizione del Festival Alto Vicentino:

Premio Avis: “Mani va man” di Babak Habibifar (Iran)

Premio del pubblico: “Help Point” di Andrew Margetson (Uk) e “Papa dans Maman” di Fabrice Braq (Francia) ex aequo

Premio migliore interpretazione: “Piume” di Adriano Giotti (Italia) all’attore Matteo Pianezzi

Premio miglior montaggio: “Golden” di Kai Stanicke (Germania)

Premio miglior sceneggiatura: “Acabo de tener un sueño” di Javier Navarro (Spagna)

Premio miglior regia: “My father’s truck”di M. Osaki (Vietnam)

Premio miglior fotografia: “My father’s truck”di M. Osaki (Vietnam)

Premio miglior cortometraggio: “Lothar” di Luca Zuberbühler (Svizzera)

La giuria, presieduta da Denis Dellai, ha assegnato al cortometraggio svizzero il premio con la seguente motivazione: “L’opera si fonda sull’originalità della storia e la convincente scansione narrativa, aiutata dall’uso intelligente e armonico del linguaggio filmico da parte del regista. Il montaggio, la fotografia e la divertente caratterizzazione di Lothar, vittima del suo starnuto esplosivo, sono gli altri punti di forza del cortometraggio”.

La serata ha visto la premiazione in diretta del regista svizzero Luca Zuberbühler, che ha ringraziato la giuria oltre ad essersi reso disponibile alle domande degli spettatori, sempre numerosi nel cortile di Villa Rossi.

A seguito delle premiazioni vi è stata la performance “Photosemen” di Damiano Fina che ha coinvolto i presenti tra i locali della Villa e del parco in apertura alla Notte bianca del corto. Per tutta la notte i cinque punti di proiezione hanno trasmesso i corti selezionati dal Festival, registrando la presenza di un pubblico affezionato fino alle cinque del mattino.

Domenica 21 giugno è stata la giornata di chiusura, che ha visto protagonisti i migliori corti delle scorse nove edizioni del Festival. Per l’occasione le proiezioni si sono spostate nei suggestivi locali interni della Villa.

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