Dalla spiaggia della Boschettona al cuore di Thiene: il viaggio di “Atlantide” incanta le ACLI
Una serata che ha avuto il sapore dell’arte vissuta e condivisa. L’altra sera, il progetto culturale Elgantya Spettacolo ha ricevuto un prestigioso riconoscimento nazionale da parte delle ACLI, con la presenza del Vicepresidente nazionale ACLI Arte e Spettacolo, Roberto Covallero.
Fondata negli anni ’60, ACLI Arte e Spettacolo è la branca che segue l’universo della cultura non professionistica: dalle compagnie teatrali alle bande musicali, dalle scuole d’arte ai gruppi di danza e musica, fino alle reti fotografiche emergenti. Proprio Covallero, da sempre impegnato a sostenere queste realtà, ha voluto presenziare di persona non solo alla serata, ma anche durante la giornata di riprese e shooting fotografici del progetto Atlantide – Oltre la voce dell’ignoto. “Sono rimasto profondamente colpito dal lavoro di Elgantya – ha dichiarato – c’è un’impronta artistica autentica, uno spirito comunitario che merita attenzione e sostegno.” Il riconoscimento è stato conferito allo staff multidisciplinare di Elgantya, composto da attori, costumisti, tecnici e fotografi. A ideare, scrivere e dirigere il cortometraggio è stato Maurizio Vernengo – per tutti, semplicemente “Mauri” – anima del progetto, capace di costruire narrazioni visionarie e inclusive, capaci di parlare a giovani e adulti. Girato sulla suggestiva spiaggia della Boschettona di Codevigo, sito riconosciuto dalla Commissione UNESCO, Atlantide unisce mitologia, introspezione e riflessione contemporanea, creando un’esperienza immersiva che ha coinvolto anche i protagonisti.
Gianni Hans, che interpreta Poseidone, ha raccontato: “Questo viaggio è stato fantastico. Mi ha fatto sentire protagonista, mi ha fatto vivere il progetto artisticamente e umanamente. Mi sono visto anche bello! Collaboro con Mauri da un paio d’anni e ogni volta è un’esperienza totalizzante. E Marzia, la costumista, è stata fenomenale”. Per Eva Di Martino, interprete dell’Oracolo di Delfi, il ruolo ha avuto una risonanza profonda: “Vado in risonanza con il personaggio, ho sentito una sensazione potente. Mauri ha capito esattamente cosa volevo fare. È come se mi avesse letto dentro.” Ora lo sguardo è già proiettato in avanti. “Il prossimo personaggio – anticipa Eva – sarà un Cimmero, una figura storica di cui si sa pochissimo. Sarà un’altra sfida bellissima”.
L’evento, aperto alla cittadinanza, ha celebrato non solo un corto, ma un’idea più grande: quella di un’arte accessibile, radicata nei territori, capace di accendere scintille nei cuori delle persone. E a giudicare dalle emozioni in sala, la fiamma è più viva che mai.
