Sono state presentate questa mattina al Giardino Jacquard le targhe stradali dedicate ad Alessandro Rossi. Dopo l’intitolazione ufficiale della città al visionario imprenditore lo scorso novembre con l’approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale, ora verranno installate nove segnaletiche stradali negli altrettanti ingressi di Schio.
Sulle targhe si legge “Schio Città di Alessandro Rossi, imprenditore e senatore d’Italia” con accanto il logo con l’effige di Rossi, realizzato appositamente per l’occasione.  «L’idea di intitolare la Città di Schio ad Alessandro Rossi risale alla fine del 2017 con la ricorrenza dei 200 anni dalla fondazione della Lanerossi e poi ne abbiamo riparlato nel 2019 con il bicentenario della nascita di Alessandro Rossi. In entrambe le occasioni erano state organizzate diverse iniziative rivolte al pubblico per rinforzare nella memoria di tutti i cittadini la figura del grande imprenditore scledense e mantenerne viva l’opera aziendale e sociale – ha detto il Sindaco Valter Orsi -.  Le diverse proposte avevano dato modo di toccare con mano quanto fosse diffusa la consapevolezza e un certo orgoglio locale per le molte azioni intraprese da Rossi verso il benessere e la crescita della comunità, così come quello spirito innovativo che è ancora vivo nel dna di Schio.  Nel 2020 la Giunta ha ritenuto che fosse arrivato il momento di sottolineare la valenza locale e nazionale di Alessandro Rossi, non solo per continuare a farlo vivere nei luoghi che furono i suoi ma anche come elemento attrattivo storico e culturale per i visitatori. L’emergenza sanitaria ha rallentato questo progetto, come altri. Finalmente, nel novembre del 2022, mese di nascita di Alessandro Rossi, il Consiglio Comunale ha deliberato l’intitolazione della città al nostro illustre concittadino. Mi onoro di essere il Sindaco dell’Amministrazione Comunale che per prima ha proposto e portato a compimento questa iniziativa di alto valore simbolico per la nostra città. A oltre 200 anni dalla sua nascita, offriamo oggi ad Alessandro Rossi questo tributo di pregio, dal significato sincero e profondo».
Durante la cerimonia è intervenuto anche Alvise Rossi di Schio, discendente di Alessandro Rossi: «Ringrazio a nome mio e dei miei famigliari l’Amministrazione Comunale di Schio e in particolare il Sindaco Valter Orsi per questa bellissima iniziativa, che lega a Schio il nome del suo più illustre cittadino. Ogni volta che mi accingo a consultare il materiale che conservo su Alessandro Rossi, mi rendo conto della modernità del suo pensiero, che sviluppa temi che si possono trovare sulle prime pagine dei quotidiani di oggi. Per esempio la globalizzazione, intesa come apertura verso il mondo. E poi anche il tema dell’educazione in quanto creò asili e scuole tra cui l’Istituto Tecnico Industriale, che ha compiuto oltre 130 anni di vita e gode tuttora di altissima reputazione. Allo stesso modo riguardo lo sviluppo dei trasporti e delle infrastrutture fu uno dei promotori della ferrovia Vicenza – Schio e fece realizzare centrali idroelettriche sui corsi d’acqua dell’Alto Vicentino. Aveva un’attenzione particolare anche per la comunicazione con oltre 250 articoli sulla “Rassegna Nazionale” e su “Il Sole” – ha aggiunto -. Nella lettera ai figli, scritta il 26 dicembre 1877 in occasione delle feste di Natale, il mio trisnonno ricorda le origini della famiglia, il matrimonio di suo padre, la madre amatissima che rivede nella moglie Maria, madre dei suoi numerosi figli e non dimentica la sua città, che ha saputo indicare al mondo la propria operosità. Concludo con le sue parole: “..piccola Schio rallegrati, equa ti dien mercede arte, lavoro e fede”».
Per l’occasione il Sindaco ha coinvolto anche il professor Giovanni Luigi Fontanta, storico dell’economia e presidente dell’Accademia Olimpica: «Questa è una giornata importante nella storia di Schio. Si svelano le targhe che dedicano la città all’uomo che più di ogni altro ne ha plasmato la storia e l’immagine urbana, facendola diventare il motore dello sviluppo di tutto l’Alto Vicentino ed una delle capitali della prima industrializzazione italiana, una moderna città dell’industria. Conosciuta in Italia e all’estero per le immense fabbriche e per lo straordinario complesso di opere sociali – che avevano la loro sintesi proprio qui nel luogo in cui ci troviamo – realizzate dal creatore della più grande concentrazione industriale e finanziaria italiana del tempo e di un modello di welfare d’impresa ispirato alla più avanzate esperienze europee ed americane. La dedica della Città ad Alessandro Rossi deve essere intesa anche come l’assunzione di un impegno a tutelare, conservare, valorizzare e trasmettere la grande e duratura eredità materiale e immateriale che egli ci ha lasciato. Molto è stato fatto fino ad oggi, ma molto resta e si può ancora fare. Contiamo che la cerimonia odierna rappresenti in questo senso un nuovo patto dell’amministrazione comunale e di tutti i cittadini scledensi con la loro storia, per perpetuarne i valori materiali e intangibili e farne la leva di nuovi e duraturi sviluppi per la città e per tutto il territorio» ha sottolineato Fontana durante il suo intervento che ha ripercorso le tappe della poliedrica storia di Alessandro Rossi.
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