Un percorso per pellegrini, al pari del Cammino di Santiago, che passa dall’Alto Vicentino ed oltre a far vivere emozionanti esperienze dal lato religioso ed emotivo, punta ad accrescere l’afflusso di turisti nel territorio.

Ancora meglio, un’asse di alimentazione del cammino più famodo del mondo, che dal centro Europa conduce alla tomba di San Pietro a Roma.

La Romea Strata punta ad essere conosciuta in tutta Europa, grazie alla nascita dell’Associazione Europea Romea Strata, costituita a Vicenza nella sede della Diocesi. Nessuno scopo di lucro, ma un ‘Ente del terzo settore’, forma giuridica per l’organizzazione e la gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso. Il che significa ricevere risorse dalla Comunità Europea che potranno essere utilizzate per sostenere e sviluppare interscambio di progetti, promozione dei territori e sviluppo economico sull’asse degli stati che aderiscono.

“L’associazione ha lo scopo di promuovere il percorso per riscoprire le antiche vie europee di pellegrinaggio e renderle oggi percorribili per i pellegrini del terzo millennio, in particolare riscoprire le vie percorse dai pellegrini che partivano dall’Europa Centro-Orientale, dal Mar Baltico (Estonia, Lettonia, Lituania) attraversando i Paesi dell’Europa centrale (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Slovenia) fino a valicare le Alpi ed entrare nel Nord-Est d’Italia da dove potevano proseguire per Gerusalemme, Santiago de Compostela o Roma – ha spiegato il sindaco Valter Orsi, che il mese scorso era andato ad Aquileia ad incontrare i soci europei – Mira a creare una via di pellegrinaggio di ampio respiro internazionale promuovendo la candidatura alla certificazione di ‘Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa’ e viole fare conoscere le antiche ‘vie della fede’, nutrimento per lo spirito e luoghi d’incontro tra l’uomo e l’ambiente, riconsiderando la bellezza del contesto naturalistico e paesaggistico di quest’area d’Europa. Infine, grazie al supporto dell’associazione sarà possibile promuovere un patrimonio artistico, storico, architettonico e letterario di grandi proporzioni, nato anche per accogliere i pellegrini lungo i secoli e ora divenuto una ricchezza per tutta l’umanità”.

Per ottenere l’attestazione del consiglio d’Europa, l’associazione deve coordinare le vie di pellegrinaggio che dal Mar Baltico portano a Roma, in coerenza con le iniziative intraprese dai vari enti presenti lungo il percorso, promuovere studi, ricerche e analisi di carattere interdisciplinare riguardanti il percorso delle Vie Romee nel Nord-Est d’Europa, rinforzare la cooperazione tra i soggetti presenti nei vari Stati europei e lo scambio di esperienze e buone pratiche, salvaguardare il patrimonio europeo, sia materiale che immateriale, legato al percorso delle Vie Romee del Nord-Est d’Europa per finalizzare una strategia comunicativa e di promozione comune, realizzare e coltivare programmi educativi, attività formative e scambi culturali, soprattutto per i giovani, perseguendo un intenso dialogo interculturale. Deve inoltre incentivare un turismo sostenibile e accessibile, attraverso la realizzazione di infrastrutture e servizi, in modo tale da rendere il percorso fruibile da tutti e perfezionare le proprie attività attraverso un costante monitoraggio in stretta collaborazione con le istituzioni europee, in particolare l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali.

Fondatore dell’associazione è il Comune di Schio e i soci oltre all’Italia sono Polonia, Austria e Repubblica Ceca.

A.B.

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