Con l’ingresso del Veneto in “zona gialla” riaprono le porte del Museo Civico Palazzo Fogazzaro e dello Spazio Shed. Due dei luoghi della cultura più significativi di Schio da domani mercoledì 3 febbraio ritornano ad accogliere i visitatori.
Al Museo Civico Palazzo Fogazzaro è in mostra “Faunus”, la personale del fotografo scledense Leonardo Onetti Muda che osserva e ritrae una natura ostinata, capace di vincere la contingenza e il tempo riproponendosi agli occhi attenti dell’artista quale protagonista di mille forme dai diversi significati (mercoledì dalle 10 alle 12 e venerdì dalle 16.30 alle 19). A Palazzo Shed, invece, quanti vorranno potranno visitare “Memoria – Memorie” del Circolo Fotografico Scledense con le foto degli associati e quelle degli ospiti d’onore Massimiliano Gatti e Sergio Sartori. Oltre 600 scatti che esplorano i tanti aspetti della memoria sia collettiva che individuale (mercoledì dalle 10 alle 12 e dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19).
Ma non è tutto: porte aperte anche per le aule della Biblioteca Civica “Renato Bortoli” dedicate allo studio. Da oggi, infatti, sono disponibili 15 postazioni per lo studio individuale alle quali si può accedere solo su prenotazione telefonando allo 0445611611 oppure inviando una mail a biblioteca.consulenza@comune.schio.vi.it.
Ogni giorno, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 19, per gli studenti sarà possibile studiare negli spazi della Biblioteca Civica. Negli stessi giorni e con gli stessi orari, inoltre, si potrà continuare a scegliere libri e prenderli in prestito nella sezione adulti e ragazzi, navigare su internet, leggere i quotidiani e consultare archivi e fondi storici. Anche per questi servizi è necessaria la prenotazione.
«Nonostante si tratti di un’apertura parziale, visto che l’ultimo Dpcm prevede che gli istituti culturali della zona gialla possano rimanere aperti solo dal lunedì al venerdì, vogliamo dare un segnale di speranza che guarda con ottimismo ai prossimi mesi – dice l’assessore alla cultura e alle politiche giovanili, Barbara Corzato -. L’auspicio è che si possa tornare il più presto possibile a vivere i luoghi della cultura della nostra città come spazi di socialità vivi e accoglienti».

 

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