L’arte emoziona sempre, ma quando viene fuori da chi non ha spesso le opportunità di sprigionarla ha ancora più valore. E’ quello che è riuscita a fare con i ‘ragazzi’ del centro diurno per disabili di Chiuppano, autori della mostra ‘Zip’ in esposizione alla Galleria d’Arte Moderna di via Santa Maria Maddalena a Thiene, la pittrice Arianna Foscarini.

Arianna Foscarini, da 5 anni, collabora come volontaria  con il centro ‘Il Gelso’, che ospita persone con disabilità, qualcuna con i capelli già bianchi, ma con il sorriso di eterno bambino.

A guardare quei quadri appesi nella galleria ex chiesetta Santa Lucia non diresti mai che a realizzarli siano stati ‘ragazzi’ speciali, che invece, sono riusciti a diventare artisti grazie a chi ha dedicato tempo, pazienza e amore. I lavori sono infatti, il frutto delle mani degli ospiti con disabilità del Centro di Chiuppano, assistiti dagli educatori e operatori della Disabilità dell’Ulss 7, che hanno sostenuto Arianna Foscarini nel desiderio di tirare fuori i pensieri di quei ragazzi, che comunicano poco e male con il linguaggio dei normodotati,  che lei ha reso uguali al resto del mondo grazie alla pittura, che si è rivelata mezzo di espressione del loro mondo interiore. Un mondo che, lo dicono tutti quei quadri appesi e che si consiglia di andare a vedere al più presto, racchiudono intensità, spiritualità, emozione e voglia di dire al di là delle competenze che madre natura ti ha donato.


‘La rassegna Zip è stata l’occasione per questi esseri speciali di dipingere le proprie emozioni con una pittura libera, partendo da forme geometriche basilari e quindi semplici per poi arrivare alle sfumature di colore, che hanno arricchito le opere che sono diventati quadri. – ha spiegato sabato pomeriggio Arianna Foscarini, al termine della presentazione della mostra, alla quale erano presenti dirigenti dell’Ulss, il sindaco Giovanni Casarotto e l’assessore Maria Gabriella Strinati  – Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di realizzare questo progetto, che non è solo il frutto della bravura degli ‘artisti speciali’ con cui ho lavorato, ma anche del supporto che ho avuto dal personale specializzato dell’Ulss 7.

Una realtà meravigliosa di persone innamorate del loro lavoro non facile per la ‘delicatezza’ dell’utenza a cui è rivolto. Ho conosciuto il centro di Chiuppano quando negli anni passati l’ho frequentato per portarvi un familiare che adesso non c’è più, ma a cui devo l’approccio con un mondo che molti dovrebbero conoscere. Quello della disabilità, di cui in molti parlano, ma che in pochi vanno a vedere da vicino. Io ne ho avuto l’opportunità e anche dopo la morte del mio congiunto, ho voluto continuare a frequentarlo. Posso dire – ha continuato Arianna Foscarini con il suo fare ammaliante e con gli occhi lucidi di chi non sa trattenere l’emozione – che ho avuto così tanto dal mondo della disabilità che ad un certo punto, ho sentito il bisogno di dare qualcosa anche io a persone che meritano un pò del nostro tempo. Ringrazio i miei familiari, i miei figli, per avermi concesso il tempo che ho sottratto a loro per darlo a chi aveva bisogno solo di una mano che lo guidasse nel tirare fuori l’arte e le emozioni che aveva dentro’.

Per l’inaugurazione della Mostra Zip c’era il pienone, con genitori in prima fila ad ammirare quello che avevano fatto dei figli, che non conoscevano nella loro comunicazione artistica. C’erano i dirigenti, gli educatori e gli operatori della disabilità, che non hanno nascosto la fierezza nel vedere quegli eterni bambini felici nel presentare i loro capolavori.

‘ Siamo orgogliosi di questa mostra, di potere fare vedere al mondo quello che dei disabili, attraverso la competenza, l’amore, la dedizione e la progettualità possono fare – ha detto la dirigente Cinzia Barbieri, che ha dedicato la propria esistenza a quella parte di Ulss 7, sconosciuta alla massa, ma che rappresenta quel sostegno alle famiglie che in qualità, è un modello da esportare in tutta Italia –  Siamo felici di avervi fatto conoscere attraverso questi quadri, l’essenza delle persone speciali del centro di Chiuppano’.

‘L’Ulss7 non è solo ospedale e sale operatorie – ha detto Giovanni Casarotto – ma servizi, che devono essere garantiti a chi nasce sotto la stella della ‘diversità’, ma che merita opportunità attraverso la mediazione di figure specializzate, che devono garantire non solo dignità, ma crescita e aiuto a genitori , a cui ad un certo punto della vita, crolla il mondo addosso ed hanno bisogno di essere sostenuti. Il centro di Chiuppano è una risorsa importante specie quando i genitori dei disabili invecchiano e non ce la fanno più da soli in casa con quei ragazza che diventano uomini e anche più impegnativi’.

Natalia Bandiera

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