Sabato 6 maggio alle  17.30 nella Sala Riunioni della Biblioteca Civica di Thiene con ingresso libero l’autore Sergio Lavarda presenta il saggio Vicenza nel Seicento: Uomini, Poteri, Istituzioni
L’orgoglio di Vicenza, forte dei privilegi di primogenitura ottenuti all’atto della dedizione a Venezia di due secoli prima (1404), si sarebbe trasformato nel Seicento in «fedeltà e rassegnazione».
Nel proprio saggio Vicenza nel Seicento, l’autore, partendo dall’analisi delle rivolte di Vicenza (1648), di Arzignano (1655) e infine la strage del Corpus Domini (1661), tre episodi tanto clamorosi quanto unici nella vicenda plurisecolare della Repubblica, mostra come  questi eventi hanno però fatto esplodere le contraddizioni di un’età di crisi profonda, che toccò lo Stato veneto e la società vicentina.
A  partire dal Seicento a Vicenza si fece più assiduo lo sforzo di rifacimento dell’estimo generale, si assistette all’inasprimento del prelievo statale e a un più pressante controllo dell’amministrazione con l’invio nel vicentino di magistrati straordinari dalla Dominante. Una rigorosa ricerca documentaria negli archivi vicentini e veneziani, ha quindi fatto emergere e ha  ricostruito i rapporti tra Dominante, Città, Corpo territoriale, nella  vicenda storica della Vicenza seicentesca e del suo territorio.
Sergio Lavarda, dottore di ricerca in Storia sociale europea, è stato borsista post dottorato e assegnista di ricerca all’Università di Padova dal 1999 al 2007. Le sue tesi sono state premiate dall’Accademia Olimpica di Vicenza e ha tenuto seminari e corsi presso le Università di Venezia, Trento e Padova. È stato per alcuni anni docente presso un istituto di Addis Abeba in Etiopia. È autore di decine di saggi di storia del Veneto in età moderna pubblicati su riviste nazionali e internazionali, quali per esempio. “L’incivile disonesta e sordida vita” e “L’anima a Dio e il corpo alla terra”.
La serata è a cura del Gruppo storico di Thiene.
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia