E’ stato sotto gli occhi delle generazioni per centinaia di anni, un faro su un cimitero oggi diventato un prato, il cui ricordo si è salvato solo grazie a lui. E’ noto come ‘il capitello dei morti’ o ‘della peste’, nella zona delle Fontanelle alla Madonnetta di Centrale di Zugliano, e adesso l’amministrazione di Sandro Maculan ha lanciato un appello: ‘Aiutateci a salvarlo dalla rovina’.

Pochi mesi fa il cedimento delle fondamenta, ed il capitello sembra arrendersi al corso inesorabile del tempo. Ma il crollo desta l’attenzione di Filippo Forzato, architetto membro dell’associazione culturale ‘Ricercatori Grande guerra Carrè-Chiuppano’. Insieme con l’amministrazione ed il gruppo storico ‘Ricercatori storici Zugliano si decide di lanciare una campagna di soccorso per il monumento così singolare. Fortunatamente, grazie al meccanismo dell’Art Bonus (Legge n. 106 del 29/07/2014 e s.m.i), chi fa una libera donazione di denaro per sostenere il restauro del manufatto può beneficiare di uno sconto sulle imposte.

Perché non è un capitello votivo come tutti gli altri, ma tutto quello che resta a Zugliano del ricordo della pestilenza del 1630 (la peste manzoniana), che ha falcidiato le popolazioni in tutto il Nord Italia, compresi i paesi del nostro territorio. Gli abitanti di Centrale hanno voluto infatti erigerlo subito dopo la fine dell’epidemia in quel campo che aveva fatto da cimitero, certamente improvvisato, ma lontano dalle abitazioni.

‘Non nascondo che il mio è uno spot – ha detto il sindaco Sandro Maculan durante la serata informativa che si è tenuta a villa Giusti giovedì scorso – perché il capitello deve essere salvato. Speriamo di riuscire a raccogliere il necessario per il restauro. Un episodio mi ha particolarmente colpito. Ci sono arrivati 250 euro da un ragazzo di 14 anni che ha beneficiato della borsa di studio elargita dal comune stesso. Davvero un bel gesto che testimonia amore e passione per il proprio territorio e il suo patrimonio storico. Non è proprio vero che le nuove generazioni mancano di sensibilità civica. Ci sono anche questi bellissimi esempi che mi auguro possano essere seguiti da altri cittadini e o persone sensibili. Tutti insieme, anche attraverso piccoli contributi, possiamo davvero fare tanto per tutelare e valorizzare opere architettoniche ‘minori’ rispetto al patrimonio conosciuto, ma non meno importanti, soprattutto dal punto di visto tradizionale e affettivo. Da parte nostra come amministrazione ci impegneremo a coprire la differenza’.

‘Era tipico nel periodo della peste – ha spiegato lo storico Matteo Dal Santo di Carrè – ritagliare uno spazio come Lazzaretto vicino ad un corso d’acqua, isolato dal centro. Così è stato per Thiene, di cui abbiamo testimonianze, così per Zugliano. Se guardiamo con attenzione il prato davanti al capitello, vediamo che il piano della campagna ha subito un riporto di terra, la superficie è convessa’.

‘Nel corso del 1800 – ha spiegato invece Forzato – il terreno, oggi comunale, è rimasto isolato perché era stata dismessa la strada dalla Madonnetta, ed anche per questo nel corso degli anni il ricordo del cimitero è stato dimenticato. Ma è rimasto il capitello con la sua imponenza, ben 3,40 metri di altezza e 2,40 di larghezza, fatto con la pietra del posto. La sua struttura esterna è semplice, ma all’interno abbiamo scoperto che è stato collocato un elemento molto più antico, una ancòna o pala d’altare con raffigurata un pietà in pietra, recuperata non si sa da dove. Il nostro capitello non è solo un simbolo di devozione, ma ha anche una doppia storia’.

‘L’antica pietà – ha spiegato Ilenia Fenu, studiosa di storia dell’arte – proviene probabilmente da un edificio sacro ed è scolpita nella pietra morbida, purtroppo molto rovinata dalle intemperie. La possiamo datare, in base anche alla tipologia degli abiti dei putti, nella seconda metà del ‘400’.

La gara di solidarietà mira a coprire l’intero ammontare per il restauro, circa 15 mila euro, che prevede un nuovo basamento ed il restauro dell’ancòna. Una volta concluso, il primo cittadino ha intenzione, grazie alla collaborazione del consigliere con delega al territorio Giulio Dalla Ricca, di creare un itinerario che favorisca la visita al misterioso capitello.

Per sostenere il restauro c’è tempo entro il 30 settembre. Con una libera donazione si può fare un bonifico bancario (iban IT09R0306960869100000046001). Per maggiori informazioni: www.artbonus.gov.it e sito del comune di Zugliano.

 

Marta Boriero

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia