Finché erano attivi i velox del Costo non hanno perdonato i pendolari di Asiago, arrivando fino ad indebitarli. “Alcuni cittadini hanno fatto fidi bancari per pagare più di 700 euro di multa”. A raccontarlo  il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern da sempre forte sostenitore di un Costo più fruibile.

Dalla sua, una battaglia vinta la settimana scorsa col progetto velox trasformato in tutor e che lo ha sempre visto affiancato alla collega di Roana, Elisabetta Magnabosco. Due sindaci che hanno portato a casa l’innalzamento della velocità, da 70 a 90 km/k, oltre all’eliminazione di multe che, come lo stesso ammette, ha colpito anche lo stesso primo cittadino di Asiago, oltre alla collega di Roana Elisabetta Magnabosco. Due amministratori legati nell’obiettivo comune di ridare una viabilità necessaria all’Altopiano dei Sette Comuni, come spiega il sindaco Rigoni Stern: “I nostri pendolari si trovavano a marciare su una strada a velocità ridotta, i 70 km/h, quando invece i 90 non comportano alcun problema. Il problema sono i motociclisti, non chi ogni giorno scende e sale in pianura per lavorare. Di questo passo, con le multe e i 70 km/h, si rischiava lo spopolamento della montagna”.

Un argomento che nel corso degli anni, oltre venti, ha creato forti spaccature tra i sindaci dei territori che il Costo collega. Un problema che proprio la settimana scorsa, dopo il passaggio da velox a tutor, aveva fatto insorgere Gildo Capovilla: per il sindaco di Cogollo del Cengio quei 70 km/h erano necessari per arginare il fenomeno degli incidenti, fungendo da deterrente alla velocità e quindi alle scorribande che, purtroppo, hanno reso tristemente famoso il Costo. Ma la vicenda non sarebbe finita. Venerdì prossimo, infatti, il tema verrà ripreso in Prefettura a Vicenza nel corso di  un vertice nel quale saranno chiamati amministratori e addetti ai lavori. Insomma, l’argomento Costo continua a tenere banco e a dividere e qualche maligno sostiene che l’enfasi del sindaco sull’argomento Costo sarebbe dovuto all’arrabbiatura per la sua multa. “Qui il problema non è la mia multa, ma quelle di miei concittadini, che sono accorsi da me disperati per le troppe multe prese su una strada che percorrono per motivi di lavoro. Per scoraggiare i motociclisti affinchè non corrano e si facciano male, non possiamo penalizzare chi quella strada la fa ogni giorno in auto”.

Paola Viero

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