Da oggi, mercoledì 22 giugno 2023,  primo giorno d’estate, a seguito delle firme apposte davanti al notaio dal proprietario dell’immobile e dal Presidente nazionale dell’Associazione per la Cultura Rurale, è ufficiale la notizia della presa in gestione del Rifugio Albergo Marcesina da parte dell’Associazione per la Cultura Rurale.

Il prestigioso immobile, situato nella Piana di Marcesina in comune di Enego ospiterà anche il Centro didattico culturale di Marcesina. Oltre a garantire il servizio di alloggio, ristorazione, bar del Rifugio Albergo Marcesina, in estate, nelle adiacenze dell’immobile verranno effettuate interessanti attività quali l’allenamento ed addestramento di cani da caccia, l’addestramento per cani da utilità ed agility, visite guidate a cavallo ed in bicicletta, escursioni guidate a piedi.

Nel periodo invernale verranno organizzate escursioni con scii da fondo, con ciaspole e con slitte trainate da cavalli.

Largo spazio verrà riservato alle attività formative e culturali, quali corsi di formazione per i prelievi di selezione e per la gestione della fauna selvatica, corsi di abilitazione per l’esercizio venatorio, corsi di formazione per educatori scolastici, attività didattica per la conoscenza della flora e della fauna.

L’Associazione per la Cultura Rurale, che gestirà il Rifugio Albergo Marcesina per i prossimi anni, sta già programmando una serie di incontri culturali “a tema” aperti al pubblico per diffondere la conoscenza della Cultura rurale e tutte le attività che ne sono portatrici.

Il Centro didattico culturale di Marcesina – ha commentato con soddisfazione il Presidente nazionale dell’Associazione per la Cultura Rurale  Sergio Berlato – si inserisce in un circuito di centri didattici culturali che stiamo creando in tutta Italia allo scopo di diffondere la conoscenza della Cultura rurale e di tutte le attività che ne sono portatrici, quali l’agricoltura, l’allevamento, la caccia, la pesca, la raccolta di funghi tartufi ed erbe spontanee, la parte propositiva e non integralista del mondo ambientalista. Partiamo dal presupposto – ha aggiunto il Presidente dell’Associazione per la Cultura Rurale – che il rispetto viene dalla conoscenza e che solo facendo conoscere l’indispensabilità delle attività portatrici della cultura rurale sapremo farle rispettare dall’opinione pubblica e dalle Istituzioni”.

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