Domenica pomeriggio complicata quella di ieri per i Vigili del Fuoco impegnati nel delicato salvataggio di Zoe.

La cagnolina nera e marrone infatti, mentre era in giro coi proprietari per un’escursione sull’Altopiano dei Sette Comuni a circa mezz’ora a piedi da malga Slapeur in comune di Gallio, è accidentalmente caduta in una fenditura carsica, larga pochi centimetri e profonda però quasi tre metri. La squadra del personale dei pompieri del distaccamento di Asiago allertata quindi dagli escursionisti, è arrivata sul posto a piedi con un’attrezzatura di base: nonostante l’impegno e dopo varie manovre nel tentativo di salvare lo yorkshire, non ha potuto però che constatare l’impossibilità di raggiungere la bestiola se non demolendo la pietra.

È stato quindi richiesto alla centrale di Vicenza di provvedere a l’invio sul posto di un gruppo elettrogeno e di un demolitore apposito. Nel frattempo, comunque desiderosi di poter soccorrere l’animale, gli operatori non si sono persi d’animo: armati di un piccone e con l’ausilio di alcuni pali, i componenti della squadra sul posto sono riusciti a guadagnare terreno, agendo in un punto laterale più largo e rimuovendo un grosso masso. Creando così un varco seppur angusto, dove un Vigile del Fuoco è riuscito non senza fatica e strisciando ad entrare.

L’operatore ha quindi raggiunto Zoe che è stata agganciata al guinzaglio e, dopo la rimozione di un altro sasso, issata e riportata alla luce.

Comprensibile la gioia e le lacrime dei proprietari dello yorkshire residenti a Marostica, che hanno seguito con ansia tutte le fasi del soccorso, durate oltre 3 ore.

Un soccorso terminato con un lieto fine, ma non per questo meno complesso e insidioso anche per i pompieri più esperti: d’obbligo quindi la raccomandazione degli stessi, durante le escursioni in montagna, di prestare la massima attenzione al territorio, di tenere gli animali sempre al guinzaglio e non allontanarsi dai sentieri, soprattutto nelle zone carsiche, dove sono presenti numerosissime buche e fenditure. Alle volte occultate dalla vegetazione, con rischio quindi anche per l’uomo.

di Redazione AltoVicentinOnline

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