Sembra che da diverso tempo fosse cascato nella ragnatela della depressione, facendolo agire in modo confuso e senza senso ma questo, a chi lo conosceva bene e viveva con lui, mai aveva fatto presagire la violenza che sarebbe scoppiata tra le mura di casa.
Una giornata di terrore  vissuta a Lusiana domenica scorsa, poco dopo il pranzo, quando R.P. di 54 anni entra  in casa e brandendo un coltello lo punta al petto della moglie,  minacciandola di morte.
Una minaccia che fortunatamente per la donna è restata tale, grazie al tempestivo l’intervento di una vicina di casa che è accorsa in aiuto della malcapitata, dopo avere sentito il trambusto che proveniva dalla casa, mentre l’uomo si dava alla fuga a bordo della propria auto senza lasciare traccia, portando con sé una pistola.

Immediata è scattata la ‘caccia all’uomo’, da parte dei carabinieri di Lusiana, aiutati dai colleghi di Nove e col rinforzo della  Radiomobile, per cercare e trovare quanto prima quella ‘scheggia impazzita’, che girovaga armata e pericolosa, costituendo una minaccia non solo per se stesso, ma anche per chi poteva avere la sfortuna di trovarsi davanti  ad una persona che, perso il lume della ragione, poteva mettere in pratica un gesto tragico.

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Gli uomini delle forze dell’ordine si sono messi a perlustrare e scandagliare ogni strada, ogni sentiero del piccolo comune dell’altopiano, alla ricerca dell’uomo e della sua auto. Ed è proprio la vettura che i militari trovano per prima, parcheggiata all’esterno della trattoria ‘Al Colonnello’ , nella piccola frazione di Vitarolo di Lusiana, mentre il fuggitivo  che da quasi due ore stavano ricercando, si trovava all’interno della trattoria, dove è stato quindi  fermato.
Hanno impiegato un po’ i militari a calmare l’uomo che, tra stato d’ira e momenti di vuoto, non voleva dare alcuna spiegazione, spiaccicando solo poche frase sconnesse che hanno fatto comprendere la gravità del suo stato mentale, chiamando un’ambulanza che lo ha portato all’ospedale di Bassano del Grappa, dove ora si trova ricoverato nel reparto di psichiatria.
Dopo la perquisizione dell’auto, dove R.P. aveva lasciato un revolver carico, il coltello con cui aveva minacciato la moglie e una corda con già pronto il cappio, i carabinieri tornati nella casa della coppia hanno comunicato alla coniuge che il marito era stato ritrovato. Gli investigatori hanno controllato anche l’abitazione trovando una carabina ad aria compressa e diverse baionette risalenti alla prima guerra mondiale,  sequestrandole.

Paola Viero

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