Una corsa a tre quella per le comunali di Rotzo che si svolgeranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre con esiti tutt’altro che facili da prevedere.

Dopo la candidatura di ‘cuore’ di Lucio Spagnolo che ha rotto gli indugi solo a pochi giorni dal deposito delle liste spinto soprattutto dalla riconoscenza verso l’amico di sempre Aldo Pellizzari e dopo l’annuncio della partecipazione alla competizione comunale da parte del Partito dei Veneti con a capo lo scledense Alberto Bertoldo, si palesa infatti anche la terza lista ‘Vivere Rotzo’.

Al timone della compagine civica Arianna Sartori, 36enne residente in paese, convivente con Filippo e mamma di due bimbi che dopo un impegno come amministratrice condominiale ora lavora come operatrice socio – sanitaria qualificata.

Età media 4o anni esatti, ‘Leeban Rotz’ per dirlo alla cimbra, si smarca subito da ogni etichetta politica e per bocca della grintosa candidata alla carica di Sindaco fissa subito il perimetro d’azione in caso di vittoria: “La nostra è una formazione assolutamente civica e coi partiti, compresi quelli di centrodestra che qualcuno racconta come vicini a noi, non centriamo: ci interessa la nostra gente e le loro necessità. Anzitutto chiarisco che mi candido per non fare la fine di quelli che magari criticano ma non si sporcano le mani: ho pensato al contrario di dover fare la mia parte e di farlo per il paese in cui vivo e dove sto crescendo i miei figli. Lo faccio con umiltà, sapendo che sono state fatte anche molte cose positive negli anni passati: con Aldo abbiamo avuto anche qualche divergenza, ma ci siamo sempre chiariti in modo molto franco e specie ultimamente capitava di sentirci per confrontarci e scambiarci qualche idea”.

Idee che non mancano specie in ambito sociale dove Arianna Sartori, forte del supporto di un gruppo che ritiene prezioso e capace non solo di sostenerla ma di camminarle a fianco in tutte le scelte, sente di volersi focalizzare in prima battuta: “Mantenimento e soprattutto potenziamento delle scuole, degli uffici postali e comunali e naturalmente del presidio medico: il turismo è importante per Rotzo, ma non possiamo trascurare chi in paese vive 365 giorni l’anno e deve poter contare su servizi efficienti dai quali non possiamo prescindere se vogliamo che il paese sia appetibile. E poi lo sviluppo dell’edilizia privata che va incoraggiata così come il sostegno all’attività primaria come fonte di sostentamento, supportata nelle coltivazione ‘storiche’ come quella della patata tanto quanto incentivata in quella di nuove colture magari legate all’imprenditoria giovanile”.

Non secondario il rapporto con gli altri comuni altopianesi in un’ottica di collaborazione strategica, ma con un occhio anche alla sottostante Valle dell’Astico: “Con Valdastico c’è un rapporto che affonda le radici nel passato e che vede unite le nostre comunità anche per la valorizzazione  e l’utilizzo regolamentato del Demanio Civico silvo-pastorale, equamente diviso tra i due comuni. L’idea è quella di consolidare questa collaborazione così come ritengo essenziale la sinergia con gli altri sei comuni montani: ha poco senso non lavorare con spirito unitario viste le sfide che ci attendono un po’ in tutti i settori, questo pur nel naturale rispetto delle specificità”.

E se le strade da ‘appianare’ sono quelle che portano ad una vera comunione d’intenti tra i vari municipi della Spettabile Reggenza, Sartori non dimentica anche le strade fisiche, quelle fatte di asfalto che anche in occasioni recenti hanno limitato i collegamenti soprattutto verso la pianura a causa del dissesto idrogeologico: “Abbiamo l’obbligo di fare una seria riflessione a riguardo, sia d’inverno con la neve sia in occasione di fenomeni meteo sempre più estremi: non possiamo permetterci che il paese rimanga isolato e vanno valutati interventi coraggiosi”.

Marco Zorzi

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