Non ci sono volti, né simboli riconoscibili. Eppure, ogni linea e ogni colore raccontano una storia condivisa: quella di oltre settanta giovani che, insieme, hanno trasformato un muro in un manifesto di partecipazione.

È stato inaugurato lo scorso venerdì a Thiene, in Via del Costo, il murales “Insieme”: un’opera collettiva nata all’interno del progetto europeo Human Tribe, promosso da Engim Thiene e finanziato dal programma Erasmus+ e dall’Agenzia Nazionale per i Giovani. Un’esperienza che ha coinvolto studenti, educatori e artisti in un percorso di confronto e creatività condivisa, guidato dal Collettivo Blee.

“Insieme” non è solo un titolo, ma una dichiarazione d’intenti: un invito a riconoscere la bellezza dell’incontro, il valore delle differenze, la potenza del fare comunità. Il murales – astratto, simbolico, vibrante – nasce da una progettazione partecipata che ha preso il via nel mese di marzo. Ogni ragazza e ogni ragazzo ha potuto portare un frammento di sé: un’idea, un colore, una visione. Il risultato è un’opera che parla con molte voci, ma canta all’unisono.

«Non si tratta solo di dipingere un muro», ha sottolineato Marta Rigo, direttrice di Engim Thiene. «Si tratta di costruire uno spazio in cui i giovani possano esprimersi, sentirsi ascoltati, lavorare insieme. L’arte partecipata non è solo estetica: è relazione, cittadinanza, trasformazione. È un atto politico, perché dà visibilità a chi spesso si sente invisibile».

Il murales è solo una delle tappe del progetto Human Tribe, pensato per attivare le giovani generazioni attraverso l’arte e i linguaggi digitali. Nei prossimi mesi sono previsti un festival culturale e un meeting sull’attivismo digitale, entrambi ospitati a Villa Fabris. Obiettivo: alimentare senso di appartenenza, creatività e protagonismo civico.

Thiene, ancora una volta, si fa laboratorio di partecipazione. E quel muro, ora pieno di colore, ci ricorda che la bellezza nasce sempre “insieme”.
V.R.
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