Mezzo secolo dopo la posa della prima pietra, l’A31 torna ad essere la carta da giocare sul tavolo politico. All’appello manca sempre il tratto Nord, destinato a collegare Veneto e Trentino. Se fino a ieri le due Regioni parlavano lingue diverse ora il presidente Fugatti non guarderebbe più solo a Rovereto come punto di sbocco. Dove la vogliano in Veneto, ora, sta anche nelle prossime elezioni. Di certo, nel caso di un’intesa, ci vorrebbero anni prima di veder completata l’autostrada. Ma c’è anche chi ne critica costi ed impatti ambientali.
Il tracciato dell’A31 Nord si intreccia con il voto in Veneto
Mentre in Trentino il presidente Fugatti torna a discutere dello svincolo di collegamento, presentando le sue idee agli industriali locali, in Veneto l’attenzione è tutta rivolta al voto imminente. Accantonata l’ipotesi di Rovereto, Fugatti mette sul tavolo tre nuove opzioni: Trento Sud, Mattarello e Acquaviva, possibili tracciati per raggiungere lo svincolo di Caldonazzo. Dall’altra parte, in Veneto, il dibattito resta fermo su posizioni contrapposte: favorevoli contro contrari, senza un vero confronto di merito. Qualunque sarà la decisione finale, ci si augura che a guidarla non sia solo la politica, ma anche valutazioni tecniche e studi di fattibilità in grado di misurare gli effetti concreti sul territorio.

“Va assolutamente fatta ed è necessaria” ribadisce Francesco Rucco, candidati al voto in Veneto con Fratelli d’Italia: “come vi avevo promesso, vi tengo aggiornati sul tema della A31 Nord, oggi una bella notizia: in Trentino si è finalmente sbloccata la fase di progettazione del tratto mancante verso il confine con il Veneto. Da presidente della Provincia di Vicenza avevo lavorato insieme al presidente Fugatti per riaprire il dialogo e far ripartire quest’opera, strategica per le imprese vicentine e per tutto il nostro territorio. Oggi quell’impegno continua: la A31 Nord è fondamentale per collegare Vicenza e il Veneto con l’Europa. In Camera di Commercio a Vicenza , con il ministro Adolfo Urso, abbiamo ribadito il pieno sostegno del Governo Meloni e di Fratelli d’Italia a quest’opera e a tutte le infrastrutture che potenziano i collegamenti, creano sviluppo e danno forza alle nostre comunità. Ora serve fare squadra, la Regione Veneto deve avere un ruolo centrale nel tavolo istituzionale per spingere il completamento della Valdastico Nord, attesa da decenni dai nostri cittadini”.

“Progetto vecchio e senza visione” a dirlo è Luca Cislaghi, candidato PD al consiglio regionale del Veneto .”Ancora una volta si discute del nostro futuro senza coinvolgere il territorio e i cittadini che lo vivono ogni giorno. È esattamente per questo che l’Alto Vicentino ha bisogno di un rappresentante che dia voce a chi non viene mai ascoltato. Secondo Cislaghi, l’opera risulta ‘eterna e costosissima’, con un impatto gravissimo sull’attrattività della Valdastico, della Val Posina e degli Altipiani di Tonezza, dei Fiorentini e di Asiago: “luoghi che rappresentano un patrimonio ambientale, turistico ed economico imprescindibile per il futuro dell’area, e che verrebbero compromessi da un progetto pensato senza un reale confronto con chi vive queste comunità”. Per il candidato democratico manca totalmente una visione strategica: «gli sbocchi a nord esistono già e vanno potenziati, ma serve soprattutto una programmazione moderna e sostenibile. Se vogliamo davvero rafforzare la mobilità a favore di imprese e lavoratori, la vera priorità è una bretella che colleghi e renda competitive le zone industriali di Velo d’Astico, Arsiero e Cogollo del Cengio”. Cislaghi sottolinea inoltre l’obsolescenza di una scelta tutta ripiegata sulla viabilità su gomma: “mentre in Europa si investe sul ferro e sull’intermodalità, qui si persevera con logiche di trent’anni fa. E quando si parla di grandi opere in Veneto, torna inevitabilmente alla mente la Pedemontana, il suo costo, il suo indebitamento, le sue criticità operative e le promesse disattese-conclude-L’Alto Vicentino merita scelte lungimiranti, costruite insieme ai territori e non calate dall’alto. Noi ci saremo per pretenderlo”.
di Redazione AltovicentinOnline
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