Mai più olio alimentare smaltito nelle fognature. Ava (Alto Vicentino Servizi) chiama a raccolta i comuni soci per aderire al posizionamento di contenitori stradali nei quali smaltire l’olio esausto.

La raccolta differenziata di olio vegetale alimentare esausto di uso domestico è una pratica virtuosa e vantaggiosa, che permette di migliorare la qualità dell’ambiente e di ridurre i costi ambientali dovuti a uno scorretto smaltimento: ogni anno infatti in Italia si registra un residuo di olio non utilizzato pari a 280mila tonnellate, 160mila delle quali derivano dall’uso domestico. I residui provengono da oli e grassi di frittura e da cibi conservati sott’olio: per evitare che questi vadano dispersi in fognatura o nell’ambiente, è necessario predisporre delle strutture adeguate.
Per evitare lo smaltimento inadeguato degli oli esausti è stato istituito il Consorzio obbligatorio degli oli e dei grassi alimentari esausti (Conoe), ma nonostante questo la quantità di olio raccolta ammonta a meno del 3% del totale. Ciò è dovuto, in parte, alla mancata raccolta degli oli di provenienza domestica.

Per questo motivo Alto Vicentino Ambiente ha deciso di proporre ai comuni soci un servizio di raccolta dell’olio vegetale esausto, a oggi già attivo nei centri comunali di raccolta, tramite appositi contenitori stradali posizionati in aree di uso pubblico, come piazzole e parcheggi, con uno standard di un contenitore ogni 2.500/3.000 abitanti.

Alto Vicentino Ambiente ha invitato le amministrazioni comunali del territorio a esprimere il proprio interesse per il servizio, che sarà attivato gratuitamente, senza alcun onere aggiuntivo per i Comuni e i cittadini. All’adesione seguiranno sopralluoghi tecnici per concordare il posizionamento dei contenitori, che verranno infine consegnati per l’attivazione della raccolta.
“È importante migliorare il servizio per dare la possibilità a tutti i cittadini di raccogliere l’olio esausto e comodamente conferirlo nella stazione ecologica più vicina a casa propria – ha dichiarato Carlo Lovato, presidente di Ava – Questo consente di evitare quindi che il rifiuto venga gettato nelle reti di scarico idrico domestiche con un conseguente notevole impatto ambientale”.
Nel 2016 nei centri comunali di raccolta di Ava sono state raccolte 49,59 tonnellate di olio vegetale alimentare, con un procapite di 0,27 kg per abitante. A livello nazionale, nel 2015 le tonnellate raccolte sono 62.000, con 0,001 kg per abitante.

“Rispetto alla media nazionale siamo più virtuosi, ma vogliamo migliorarci ancora – ha proseguito Carlo Lovato – Questo servizio è per noi un passo importante e necessario, soprattutto viste le possibilità economico/ambientali in gioco. L’olio raccolto a livello nazionale, infatti, viene avviato per l’85% alla produzione di biodiesel, a differenza di quello raccolto da AVA destinato al 100% alla produzione di biodiesel, con un notevole risparmio di combustibile fossile. Sulla scorta di questi dati è possibile ipotizzare di intercettare su base annua a livello stradale all’incirca 300 ulteriori quintali di olio vegetale, incrementando le performance di produzione e ambientali in essere”.

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