Un aiuto concreto, il cerchio che si chiude davanti ad un progetto che da mesi l’amministrazione comunale aveva in cantiere. Questa volta il rumore ha fatto del bene perché grazie al ‘Cogollo Drift Show’, evento svoltosi sabato 1 e domenica 2 luglio al Park Mosson, sono stati raccolti e devoluti in beneficenza 500€, a favore della scuola asilo dell’infanzia di Mosson, un contributo che porta un aiuto tangibile a questa struttura. “Come avevamo promesso, abbiamo portato a termine questa nostra missione per aiutare le associazioni del paese. Questa volta abbiamo scelto l’asilo di Mosson, la prossima volta proseguiremo con le altre associazioni. Un ringraziamento da parte dell’amministrazione alla PASSION CAR A. S. D. di Renzo Pegoraro, e tutto il suo team, per aver organizzato magnificamente il tutto, e per aver effettuato il bonifico”. Queste le prime parole di Walter Zorzi che, al tramonto delle due giornate di drifting tira le somme, riscontrando un bilancio più che positivo sia in termini di affluenza, che di ricavato, oltre al gradimento del pubblico e successo dell’evento. Weekend ben riuscito insomma, grazie alla partecipazione di oltre mille visitatori che hanno circolato in queste due giornate stile ‘Fast and Furios’, una ventina di auto per il circuito giallo con la possibilità di salire come passeggero e vivere l’adrenalina di questa fantastica esperienza, il circuito viola per il raduno, sabato sera, di circa 200 auto, una lunghissima fila che gli appassionati hanno gradito molto, per la gioia non solo di adulti ma anche dei bambini.

“Sono state due belle giornate, le previsioni metereologiche non erano delle migliori, invece ci ha stupito dandoci modo di portare a termine il progetto e mantenere così le promesse. Non c’è spazio per questo tipo di sport, non ci sono posti sicuri per chi ha un’auto da corsa e ha voglia di sfogarsi, divertirsi. In questo modo, una o due volte l’anno, possiamo accontentare anche questa fetta, tra piloti e appassionati, e al tempo stesso, far divertire con uno spettacolo a cielo aperto”. Una manifestazione ben riuscita che ha portato quindi anche un valido contributo a chi di soldi non ne ha mai abbastanza e con sacrificio cerca di portare un servizio alla comunità che sia più utile e reale possibile. “Qualche tempo fa dicevano che Cogollo stava morendo, che non si faceva nulla. In questo modo abbiamo portato avanti i nostri propositi, abbiamo dato vita a Cogollo, cercando di darle movimento, di farla conoscere ai forestieri attrezzandola in modo da proporla come vetrina per eventi esclusivi e di qualità, grazie anche agli spazi che il nostro territorio ha da offrire. Per chi si è lamentato del rumore, rispondo che questa volta il rumore ha portato del bene e che, per due giorni l’anno, oltretutto in zona industriale, penso si possa chiudere un occhio, o le orecchie, sopportando con la consapevolezza che porterà a qualcosa di buono per i cogollesi”.

Laura San Brunone

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