Rafforza il sistema immunitario e influisce su pensieri, emozioni e comportamento. In una sola parola “Clownterapia”, praticata dai volontari di Silicon Klaun di Malo che dal 30 giugno per cinque sere, in altrettanti comuni dell’alto vicentino, saranno presenti per coinvolgere nuove persone nella loro allegra e colorata famiglia.

La clownterapia esiste da più di trentanni, ma è diventata famosa grazie al cinema col film ispirato al dottore americano Patch Adams, interpretato da Robin Williams, dove vera protagonista era la combinazione di umorismo e divertimento, per Adams essenziali per la guarigione del paziente.

L’associazione Silicon Klaun crede fortemente nel potere terapeutico scaturito dallo scoppio di una risata, perno su cui ruota la clownterapia praticata dai volontari dell’associazione maladense da 11 anni, ripagati con felicità da una risata divertita innescata nei pazienti delle strutture socio sanitarie del vicentino in cui operano.

I volontari rallegrano coi loro variopinti vestiti e con l’immancabile naso rosso i reparti di pediatria ostetricia, riabilitazione e geriatria dell’ospedale “Alto Vicentino” di Santorso, ma non solo. Fissa e attesa la loro presenza settimanale nella residenza sanitaria assistenziale “San Michele” di Montecchio Precalcino e al centro assistenza servizi anziani “La Casa” di Schio.

L’attività dei volontari si fonda sul principio che i luoghi deputati alla degenza non debbano risultare fonte di stress per il paziente, piccino o grande che sia. Si calano con spirito umanitario, inzuppato nel loro cuore, nelle vesti di clown per offrire momenti di svago e divertimento, entrando nei reparti con gioia e uscendone con l’eco delle risate scaturite nei pazienti con il loro operato.

Operato garantito dalla formazione che l’associazione Silicon Klaun offre ogni anno ai propri operatori con appositi corsi, preceduti da serate informative aperte a tutti coloro vogliano entrarne a far parte.
“Si sceglie di essere clown per i ricordi della nostra infanzia, perché una volta ne abbiamo conosciuto uno in ospedale, perché ci scappa da ridere, perché lo sappiamo che la sofferenza ha i suoi colori” questo l’invito con cui l’associazione invita tutti alle serate, che si terranno grazie al patrocinio di cinque comuni dell’alto vicentino, ogni giovedì alle 20.30 a partire dal 30 giugno a Santorso al museo archeologico, il 7 luglio a Zanè nella biblioteca civica, il 14 luglio a Malo in Villa Clementi, il 21 luglio a Breganze nella Cantina Maculan e infine il 28 luglio a Thiene nella biblioteca civica.

Paola Viero

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