Caltrano si sveglia con circa 15 tra lenzuola e cartelli e la risata nell’alto vicentino sorge spontanea: se con due cartelli in area privata a Malo si sono mobilitati Comandante e Vice della Polizia Locale, a Caltrano vedremo in azione anche l’esercito? Scritte apparse in diverse abitazioni lungo il famigerato ‘imbuto’ della SP68 nell’abitato di Camisino che pur in salse diverse e con colori differenti riportano tutte la medesima versione: “Non vogliamo i semafori”.

Una protesta partita ancora ad agosto con una raccolta firme che ha poi ben presto incontrato il convinto ‘patrocinio’ del consigliere d’opposizione Ettore Dal Santo. Da lì un susseguirsi di mugugni e un malcontento crescente che non ha trovato soddisfazione nemmeno nell’incontro pubblico promosso dall’amministrazione caltranese durante il quale il Sindaco Luca Sandonà ha spiegato che sì, il progetto prevede l’installazione delle lanterne semaforiche ma al contempo che le stesse entreranno in funzione solo a fronte del passaggio di automezzi e non quindi per il veicolo tradizionale.

Una condizione che farebbe del tratto di strada di Via Palladio, un percorso semaforizzato solo ‘a spot’, mantenendo poi per il resto la situazione allo stato attuale con segnalazione di giallo lampeggiante.

In attesa quindi di ulteriori pronunce, la protesta dei residenti: “Aperti e disponibili a parlare di soluzioni, ma per il semaforo è già un niet”.

I cartelli non sono stati quindi rimossi, benchè al Sindaco Sandonà certamente non avranno fatto piacere: tuttavia li ha fatti lasciare lì nonostante si trovino su pubbliche vie, come libera espressione di un legittimo dissenso popolare.

di Redazione AltoVicentinOnline

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