Un’avventura d’altri tempi in giro per l’Europa, dormendo dove capita, viaggiando come capita, ma con una meta ben precisa: Berlino. Da raggiungere entro l’11 aprile, alle 17. E’ la sfida lanciata da Red Bull che, con l’abituale fantasia che contraddistingue il marchio,

ha indetto il concorso “Can You Make It!”, che in italiano vuol dire “puoi farcela!”. Sì, ma non sarà semplice per le 100 squadre (ciascuna composta da 3 ragazzi, tutti studenti universitari) selezionate in tutto il mondo. Perché la sfida ha dei lati affascinanti e diabolici. E a questa sfida parteciperà anche un ragazzo di Thiene, Ugo Alberto Simioni (a destra nella foto).

Ma andiamo con ordine. La sfida si svolgerà dal 4 all’11 aprile. La partenza potrà avvenire da Vienna o da Parigi, da Milano o da Londra. Massimo segreto: ogni squadra saprà da dove dovrà partire solo il giorno prima, vale a dire giovedì prossimo, 3 aprile. Al momento del ritrovo, ciascuna squadra riceverà un kit composto da un telefono cellulare, una busta sigillata con dentro del denaro (da usare solo in caso di estrema necessità) e una dotazione di 24 lattine di Red Bull. Ma non da bere, da usare invece come se fosse moneta, come valuta di scambio. Barattare lattine in cambio di soldi e con quelli nutrirsi, dormire, viaggiare. Ci vuole talento. Ci vuole faccia tosta, inventiva, ma anche tanta allegria e voglia di divertirsi, di mettersi alla prova. Le squadre, nell’arco della settimana di gara, dovranno fermarsi ad almeno 6 dei 30 checkpoint sparsi in varie città d’Europa. Lì sarà registrato il loro passaggio, lì potranno postare foto e video che raccontano la loro avventura. E come ricompensa riceveranno altre lattine Red Bull da barattare

Un viaggio di “astuzia e strategia”, come viene descritto sul sito ufficiale di “Can You Make It!”. Ma anche di estremo rigore, dal momento che gli organizzatori hanno stilato un Codice deontologico che le 100 squadre sono tenute a rispettare, pena squalifica immediata. Prima regola: niente soldi, bancomat o carte di credito con sé. Né telefoni cellulari propri, si può usare solo quello fornito dall’organizzazione. Vietato pre-organizzare alloggi o passaggi con amici. Vietato utilizzare miglia premio tipo frequent flyer. Minimo 6 checkpoint da visitare. E divieto assoluto di dividere la squadra: in tre si parte, i tre si deve raggiungere Berlino.

Il thienese Ugo Alberto Simioni e i suoi amici di Verona (Alessandro Scarlatti e Carlo Maria Perotti, tutti universitari a Trento) formano la squadra “Into the Europe”. E’ una delle 7 italiane (Torino, Pisa, Modena, Pavia, Milano), ma ce ne sono da ogni angolo del mondo, molte europee, dalla Norvegia, dall’Ungheria, dal Regno Unito, dalla Turchia, ma anche americane e canadesi. Ce n’è perfino una formata da studenti dell’Università americana di Beirut, in Libano. E chi resta a casa, può sempre aiutare la squadra restando in contatto con i ragazzi e dar loro supporto attraverso la pagina ufficiale sul sito della competizione (questa la pagine di “Into the Europe” http://www.redbullcanyoumakeit.com/teams/into-the-europe/18/).

Ovviamente è prevista la possibilità del ritiro. In caso di necessità le squadre possono utilizzare i fondi chiusi in busta sigillata (aprire la busta equivale alla resa), oppure contattare il Comando Centrale che provvederà al loro rientro a casa.

Appuntamento a Berlino, dunque, l’11 aprile. Con un grande in bocca al lupo a Ugo Alberto e ai suoi amici. E per chi sarà riuscito ad arrivare fin lì, il premio sarà una grande festa “in stile Red Bull”, come promettono gli organizzatori. E il ricordo di un’avventura davvero fuori dal comune.

Per altre informazioni e dettagli http://www.redbullcanyoumakeit.com.

di Redazione Thiene on line

 

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